M5S, ora Grillo rischia l'esodo di massa

M5S, ora Grillo rischia l'esodo di massa
di Claudio Marincola
1 Minuto di Lettura
Giovedì 27 Novembre 2014, 14:14 - Ultimo aggiornamento: 14:18
Ormai è tutti contro tutti, un regolamento all’OK Corral in casa 5 Stelle. Processato per il flop delle regionali sia dai parlamentari che dal web, Beppe Grillo reagisce sparando ad alzo zero contro i dissidenti. Mette alla gogna i deputati Artini e Pinna accusandoli di non aver ancora rimborsato la quota di autoriduzione dello stipendio. E non contento lancia il sondaggio per l’espulsione. Una sorta di decapitazione virtuale alla Isis. La Pinna risponde: «Ho versato la parte di indennità prevista dal codice di comportamento al fondo di garanzia per la Pmi e alla Caritas, quello che è apparso sul blog è un falso, è una sospensione dello stato di diritto».



Da Artini, Beppe Grillo, nella veste di esattore in versione Equitalia, pretende, con una mail di sollecito, 7000 euro di arretrati. E tutto avviene in chiaro, spacciando la scazzottata 2.0 per trasparenza.



E non è finita: 18 parlamentari si sono rifiutati di pubblicare il reseconto delle spese sul sito www.rendiconto.it. Una sorta di ammutinamento. Il MoVimento è spaccato e diviso. Pizzarotti lancia un appello al leader; fermiamoci in tempo, serve lucidità. Altre polemiche durissime si erano scatenate nei giorni scorsi per la partecipazione ai talk show di alcuni parlamentari, tra cui Walter Rizzetto. Il rischio è l’esodo di massa. prima ancora delle espulsioni.