La linea dura del premier: o l’Europa cambia o muore

La linea dura del premier: o l’Europa cambia o muore
di Alberto Gentili
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Sabato 13 Settembre 2014, 00:31 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 00:05
A questo punto, vista l’aria che tira, molto probabile che si andr allo scontro. Ci faremo valere....



Matteo Renzi non ha gradito affatto la rispostaccia del finlandese Jyrki Katainen, futuro vicepresidente della Commissione e coordinatore di fatto di tutti i portafogli economici su suggerimento di Angela Merkel. Soprattutto non ha apprezzato l’allusione «alle promesse e agli impegni» presi dai singoli Paesi, quasi una sfiducia preventiva all’Italia riguardo la capacità di realizzare le riforme.



«Le parole di Katainen non aiutano», osserva Sandro Gozi, sottosegretario con delega all’Europa, «ma si sa che tra le qualità del finlandese non c’è l’arte della comunicazione. Ora si tratta di vedere come Juncker applicherà le regole, di certo dovrà essere riconosciuta una premialità, una flessibilità per i Paesi che attuano le riforme strutturali».



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