Letta: «Ripresa a portata di mano. Olimpiadi in Italia, ora si può. Sui fatti di Salerno tolleranza zero»

Letta: «Ripresa a portata di mano. Olimpiadi in Italia, ora si può. Sui fatti di Salerno tolleranza zero»
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Mercoledì 13 Novembre 2013, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 12:45

Domenica abbiamo assistito a fatti gravissimi, nei confronti dei quali serve la tolleranza zero. Lo ha detto il premier Enrico Letta al Coni commentando il derby farsa tra Nocerina e Salernitana. «Sono episodi che hanno un effetto drammatico nei confronti dei valori che lo sport trasmette».

«Sono impegnato in prima persona per le Olimpiadi in Italià è un obiettivo alla nostra portata ed è una partita che dobbiamo giocare. Dobbiamo avere ambizioni alte, che sono alla nostra portata». Lo ha detto il premier Enrico Letta nel suo intervento davanti al Consiglio Nazionale del Coni in merito alla possibile candidatura di una città italiana ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024. «Dobbiamo trasformare questa legislatura iniziata un po' zoppicante in una legislatura costituente per lo sport italiano. Sarà possibile anche grazie al fatto che il governo non è di parte ma di larghe intese. Facciamo che questa arretratezza normativa in tanti campi possa trovare una legislatura costituente. Lo dobbiamo ai nostri figli e al nostro paese che ha una tradizione sportiva straordinaria».

«Nel 2014 la ripresa è a portata di mano: ci sono segnali che possono consentirci di invertire la tendenza - ha detto Letta - Anche se i dati ancora non si vedono, ma sulla fiducia possiamo ripartire».

Lo sport e il salto di qualità. «Siamo qui per lavorare, perchè sento fortissima la responsabilità sulle mie spalle di far fare un salto importante allo sport e all'attività di governo nel suo insieme». Così il premier Enrico Letta ha ribadito il suo impegno per lo sport intervenendo al Consiglio nazionale del Coni. «La fiducia è la base di tutto - ha sottolineato il presidente del Consiglio - non solo l'indicazione della parola sport, ma la sua centralità in tutte le sue accezioni. Troppo tardi il Paese ha scoperto quanto sia fondamentale e utile per il successo del Paese».

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