Porcellum, Consulta in camera di consiglio: si decide sulla legge elettorale

Corte costituzionale
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Mercoledì 4 Dicembre 2013, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 18:07

iniziata in Corte Costituzionale la camera di consiglio tra i 15 giudici della Consulta per avviare l'esame delle questioni di costituzionalità sollevate sulla legge elettorale, a partire dall'ammissibilità dei quesiti posti. È possibile, ma non è scontato, che una decisione arrivi in giornata.

Sull'incostituzionalità della legge elettorale la Consulta torna quindi a riunirsi dopo la prima udienza pubblica di ieri. Potrebbe uscire dal cilindro dei giudici costituzionali una sentenza rapida e definitiva già oggi. Ma pesa sempre sulla Corte la spada di damocle del possibile rinvio a gennaio, tanto temuto da Matteo Renzi, per concedere così ancora qualche settimana di vita al Porcellum. Ma soprattutto, ancora un po' di tempo al Parlamento, per provare a uscire dalle secche dello stallo sulla riforma. E ai partiti l'occasione di evitare di venire travolti dalla «rabbia» dei cittadini che, avverte il presidente del Senato, Pietro Grasso, rischia di riversarsi su di loro.

«In una democrazia parlamentare rappresentativa la forma più alta di esercizio della sovranità è la partecipazione elettorale: non è ammissibile che proprio le leggi elettorali siano sottratte al controllo di costituzionalità. Se così fosse l'Italia non sarebbe uno Stato di diritto». E «se le leggi elettorali non sono impugnabili si autorizzano colpi di Stato legali». È quanto sottolinea l'avvocato Felice Carlo Besostri, che sostiene le ragioni dei ricorrenti contro il cosiddetto Porcellum di fronte alla Consulta.