Il Senato ha approvato la legge elettorale, che torna ora alla Camera. I sì sono stati 184, i no 66 e 2 gli astenuti.
Lo scrutinio è avvenuto tra vivaci contestazioni di Lega, M5s e Sel, per il coordinamento formale al testo. Dopo una sospensione dei lavori di dieci minuti, alla ripresa dell'Aula la presidente Valeria Fedeli ha proposto un nuovo testo del coordinamento formale, modificato rispetto al precedente, anch'esso criticato dalle opposizioni.
L'obiezione è che il coordinamento introducesse modifiche sostanziali al testo, compresa quello di modificare un articolo del Testo Unico sulle leggi elettorali (il 68) che non era stato a sua volta cambiato dall'Italicum.
Sono 24 i senatori della minoranza del Pd a non aver preso parte al voto sulla legge elettorale.
«E due. Legge elettorale approvata anche al Senato. Il coraggio paga, le riforme vanno avanti». Così il premier Matteo Renzi commenta su Twitter il via libera all'Italicum in seconda lettura. E aggiunge l'hashtag «#lavoltabuona».
«Sembrava impossibile qualche mese fa, eppure la legge elettorale è ok anche al Senato. È proprio #lavoltabuona». Lo scrive su Twitter il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi.
Il contributo di Forza Italia e delle opposizione è stato «sicuramente importante» e questo «sin dall'inizio per una scelta politica chiara e per non ripetere gli errori del passato e non imporre a maggioranza la legge elettorale», tuttavia «in termini numerici la maggioranza è stata autosufficiente». Lo ha detto il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi parlando con i giornalisti a palazzo Madama.
«Ok del #Senato alla legge elettorale. Abbiamo garantito più stabilità, più rappresentanza e le preferenze. Avanti! #Ncd #lagiustadirezione». Lo scrive in un tweet Angelino Alfano, commentando il via libera di Palazzo Madama all'Italicum.