Su Imu e Tasi scaramucce Ue-Italia. Ma il taglio si farà

Su Imu e Tasi scaramucce Ue-Italia. Ma il taglio si farà
di Alberto Gentili
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 12:19
Sembra iniziata prima del tempo la battaglia d'autunno tra Roma e Bruxelles. Ieri fonti anonime della Commissione europea hanno ricordato che il taglio delle tasse sulla casa non è tra le priorità suggerite dall'Unione all'Italia.



Meglio, secondo i tecnocrati europei, cominciare dalle sforbiciate fiscali a favore di lavoro e imprese. E oggi Matteo Renzi mette a verbale tutta la sua irritazione: "Le tasse che tagliamo le decidiamo noi". Ancora, durissimo: "Un'Europa che si gira dall'altra parte quando ci sono i barconi pensa di venirci a spiegare cosa fare sulle tasse? Cioè, c'è qualcuno a Bruxelles che, mentre l'Italia è sostanzialmente sola a salvare vite umane e la dignità, non solo dell'Italia ma dell'Europa, pensa di fare l'elenco delle tasse che dobbiamo tagliare o non tagliare noi? Spero sia stato il caldo, probabilmente c'era caldo a Bruxelles e noi non lo sapevamo".



In realtà più che un vero e proprio scontro, si tratta di scaramucce iniziali. Con una legge di stabilità da varare entro settembre e da approvare in Parlamento prima della fine dell'anno, Roma e Bruxelles hanno tutto il tempo per trovare un'intesa. Tanto più che ciò che trapelava ieri dalla Commissione, quel monito a non cominciare dal taglio di Imu e Tasi sulla casa e a dedicarsi invece alla riduzione del peso fiscale su lavoro e imprese, secondo fonti di palazzo Chigi "era più che scontato". "Proprio seguendo le raccomandazioni della Commissione", aggiungono al Tesoro, "nel 2014 abbiamo avviato la riduzione delle tasse sul lavoro, con i famosi 80 euro, e poi è stata data la sforbiciata all'Irap a favore delle aziende".



Insomma, a Roma sono convinti che si tratti davvero di un colpo di sole di qualche eurotecnocrate, piuttosto che di un serio avvertimento del presidente Jean-Claude Juncker. Un'analisi che appare azzeccata. Tanto più che la partita Roma-Bruxelles è ben più ampia e si gioca sull'intero pacchetto delle riforme strutturali. Compresa la riforma costituzionale del Senato che, Oltreconfine, è considerata un tassello essenziale per garantire stabilità politica all'istabile Italia. Non a caso Renzi è pronto a giocarsi tutto (governo compreso) pur di strappare il sì di palazzo Madama alla riforma che cancellerà il bicameralismo paritario.



C'è poi da aggiungere che dopo i buoni risultati incassati da Renzi negli ultimi 18 mesi (Jobs Act, riforma della P.a, giustizia, scuola etc.) e l'approccio più morbido che si è affermato a Bruxelles con l'arrivo di Juncker e del commissario economico Pierre Moscovici, difficilmente la Commissione potrà mostrare disco rosso al taglio dell'Imu e della Tasi. Insomma, come promette Renzi, il prossimo 16 dicembre potrebbe essere davvero per gli italiani "l'ultima volta" della tassa sulla casa. Questo, almeno, hanno concordato ieri pomeriggio Renzi e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel primo vertice dedicato alla legge di stabilità.
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