Grillini, la grande fuga continua, un'altra decina sta pensando di uscire dal Movimento 5 stelle

Grillini, la grande fuga continua, un'altra decina sta pensando di uscire dal Movimento 5 stelle
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Martedì 23 Dicembre 2014, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 18:27
La grande fuga non è finita: entro la fine dell’anno dal Movimento 5 stelle potrebbero uscire altri parlamentari. La strada per tenerli dentro e convincerli a restare nel gruppo è stretta. Con gli ultimi fuoriusciti, Giuseppe Vacciano, Ivana Simeoni e Cristian Iannuzzi il tentativo di Grillo è fallito. Neanche la telefonata del leader, seguita da quella di Luigi Di Maio è riuscita a farli desistere dalla volontà di andar via.



Tra Camera e Senato i grillini in odore di dissidenza sono almeno una decina. E si aggiungerebbero ai 26 che hanno già lasciato. "Alcuni hanno già bussato alla mia porta, e non solo fra i 5 Stelle - fa sapere intanto il leader della Lega Nord Matteo Salvini – prima vogliamo però valutare bene tutti i percorsi".



Più che confluire in un partito o in un altro si pensa alla nascita di un nuovo gruppo. A Palazzo Madama i numeri ci sono già. Qualcuno è già uscito allo scoperto, come ad esempio Aris Prodiani polemico con i suoi colleghi e in particolare con Laura Castelli che gli ha cassato in commissione Bilancio un emendamento sul vecchio Porto di Trieste. E anche il deputato Walter Rizzetto à da tempo vive una situazione da separato in casa. Il clima è pesante anche perché – a differenza di altre volte – in questo caso non si parla di espulsioni ma di parlamentari che liberamente lasciano Grillo al suo destino.



I meet up, cioè la base, sono divisi.
La spaccatura è profonda. Il solco potrebbe allargarsi quando si voterà il successore di Napolitano. Basta niente e la situazione potrebbe finire fuori controllo. I 5 del direttorio non sembrano infatti in grado di ricompattare la pattuglia grillina, anzi, finora hanno peggiorato la situazione, creando gelosie e rivalità. Il Senato non è rappresentato, Carla Ruocco "non ha le fisique du role" e viene tenuta a distanze dalle colleghe che non le riconoscono alcun potere decisionale. Se continua così è a rischio anche la tournèe di Grillo in Australia.
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