Arresto Genovese, scontro sul rinvio alla Camera. Grillo: «Non lasciatelo scappare»

Arresto Genovese, scontro sul rinvio alla Camera. Grillo: «Non lasciatelo scappare»
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Mercoledì 14 Maggio 2014, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 17:38
Scontro alla Camera sull'autorizzazione a procedere all'arresto del deputato Pd Francantonio Genovese.

L'Aula dovrà esprimersi sulla richiesta di arresto avanzata dai magistrati di Messina. O perlomeno dovrebbe, perchè - secondo i grillini che annunciano battaglia - il Pd in difficoltà potrebbe essere tentato di far slittare il voto a dopo le europee. Il voto segreto che potrebbe aprire le porte del carcere preventivo per il deputato indagato dai pm dello Stretto (ne chiedono l'arresto per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, al peculato ed alla truffa nell'ambito di un'inchiesta sui finanziamenti alla formazione professionale), è previsto subito dopo il via libera definitivo sul decreto lavoro.



Un ok che sarebbe potuto arrivare già stasera ma che molto probabilmente slitterà a dopo le elezioni europee. La Camera ha infatti respinto con 122 voti di differenza la richiesta del M5S di far slittare il voto finale sul dl lavoro ad altra seduta e votare prima la relazione della Giunta autorizzazioni sulla richiesta di arresto del deputato dem.



Secondo quanto confermano fonti della maggioranza, dovrebbe essere data la precedenza in Aula al voto del decreto Casa, approvato oggi al Senato e in calendario già per questa sera alle 20.30 in commissione alla Camera. Il decreto scade infatti il 27 maggio, ma la prossima settimana è previsto uno stop dei lavori parlamentari per gli ultimi giorni di campagna elettorale. Dunque, dovrebbe essere fatta presente l'esigenza di approvare già questa settimana, entro venerdì, il dl Casa.



Intanto, in Aula prosegue l'ostruzionismo di Sel sugli ordini del giorno al decreto Lavoro e il voto finale sul provvedimento rischia di slittare a domani. Questo dato, insieme alla necessità di approvare in tempi brevi il decreto sulla casa - viene spiegato - potrebbe portare a un'inversione dell'ordine dei lavori dell'Aula e al conseguente slittamento a dopo le europee del voto sull'arresto di Genovese. Una decisione potrebbe essere presa già questa sera, nella conferenza dei capigruppo che dovrebbe essere convocata al termine dei lavori dell'Aula.




Un attacco condiviso anche da Arturo Scotto di Sel, che ha detto rivolgendosi ai deputati di M5S nell'Aula della Camera durante l'esame del dl Lavoro: «Avete rinunciato a impedire la scadenza di questo decreto per l'autorizzazione all'arresto dei un deputato del Pd. Avete tradito i lavoratori». Scotto ha stigmatizzato la decisione dei Cinque Stelle di ritirare quasi tutti gli ordini del giorno da essi presentati sul dl pur di giungere quanto prima al voto finale.



Speranza (Pd):
«Sì all'arresto ma prima vengono gli interessi del Paese». Su Genovese «la posizione del Pd in Giunta per le autorizzazioni è stata chiara e precisa. Ci siamo espressi per l'arresto e questa indicazione la confermeremo in aula». Lo afferma il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza replicando a Grillo sullo slittamento del voto ricordando che prima vengono gli interessi degli italiani.



«Grillo - si legge in una nota del capogruppo Pd della Camera - la deve smettere di cercare qualsiasi pretesto per alimentare e infuocare la sua campagna elettorale, fin'ora imperniata solo sull'insulto e lo sfascio. Il Pd intende invece far lavorare il parlamento, soprattutto facendo rispettare le regole e le procure. Sul caso Genovese la posizione del Pd in Giunta per le autorizzazioni è stata chiara e precisa. Ci siamo espressi per l'arresto del deputato Genovese e questa indicazione la confermeremo in aula. Ma è inaccettabile fare la campagna elettorale sull'arresto di un deputato. Voteremo per l'arresto di Genovese ma prima vengono i problemi e gli interessi degli italiani e non gli appetiti barbari di Grillo».




Di Battista (M5S):
«Il Pd fa ostruzionismo». «Il crimine non vincerà tuona il premier dall'alto del suo doppio mento pronunciato. Bofonchia e sputacchia un "dobbiamo fermare i ladri". Mette una brava persona come Cantone a capo di una fantomatica task-force per ottenere trasparenza nell'Expo e i giornalisti di regime si spellano le mani pensando ai titoloni che possono lanciare.



Eppure il Renzi tace su Genovese, un deputato Pd, un deputato renziano per il quale i giudici hanno chiesto l'arresto (pensate se avessero chiesto il mio di arresto quanto se ne sarebbe parlato) ma che sta godendo (come detto e scritto in tempi non sospetti) della melina piddina. I piddini con la loro ipocrita stampella, ovvero Sel, "Siderurgia in libertà", fanno ostruzionismo a un proprio decreto per poter far slittare il voto su Genovese».



Lo scrive in un post su Facebook Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle. «L'essenziale è votarlo dopo le elezioni. Ricordo che secondo i giudici Genovese si è rubato fondi destinati alla formazione dei giovani siciliani! Questo è il gioco del Pd e l'abbiamo, ancora una volta, smascherato (a questo serve l'opposizione). Se si votasse oggi (il regolamento prevede il voto palese salvo che 20 deputati non richiedano il voto segreto) il Pd sarebbe costretto a votare a favore dell'arresto - continua Di Battista - e perderebbe i 20.000 voti che porta Genovese. Se si votasse dopo le europee al contrario si potrà anche salvare. Tanto molti piddini hanno la memoria corta, si sono già dimenticati di quando chiedevano di votare Rodotà e invece il loro partito ha preferito rieleggere, assieme a Berlusconi, il garante delle riforme (piduiste) ovvero Napolitano. Avete capito che lo scontro è totale alla Camera. Totale. Non è più tra destra e sinistra. Lo scontro è tra ladri e persone oneste. Via i ladri dal Parlamento!»
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Vendola:
«Grillo vada al diavolo». «Oggi mi sentirei davvero di mandare al diavolo Beppe Grillo, che non ha il coraggio in Parlamento di condividere la battaglia contro il decreto Poletti perchè non gliene frega niente»: lo ha affermato il leader di Sel, Nichi Vendola parlando davanti ai cancelli della Agrati di Collegno (Torino), azienda che ha da poco chiuso licenziando 82 persone. «Hanno fretta - ha aggiunto Vendola parlando ancora dei grillini - di andare a votare e discutere il carcere per l'onorevole Genovese. Ma se non si rimette il lavoro al centro della scena politica non ci sarà cambiamento nel Paese».



La foto del deputato M5S. Una foto di Francantonio Genovese scattata con il cellulare nell'Aula della Camera. E sotto il messaggio: «Genovese stai sereno che Pd e Sel ti salvano facendo ostruzionismo sulla pelle dei lavoratori». È il tweet di un deputato del Movimento 5 Stelle, Emanuele Cozzolino. Cozzolino immortala Genovese tra gli scranni dell'Aula, dove si dovrà votare per autorizzare il suo arresto, e denuncia un tentativo di Pd e Sel di rinviare il voto sulla decadenza allungando i tempi per il voto del decreto lavoro.



L'appello di Grillo:
«Non lasciate fuggire Genovese». «Attenzione! C'è un potenziale latitante che si aggira per l'Italia. Si chiama Francantonio Genovese. Non lasciatelo fuggire». Così Beppe Grillo posta un suo video sul suo blog per tornare sul caso Genovese. «Lanciamo un appello alle forze di polizia, tenetelo d'occhio» ha aggiunto.



Genovese «è un deputato del Pd, e da due mesi la magistratura chiede il suo arresto. Il suo partito gli ha già dato due mesi per inquinare le prove e per reiterare il reato e ora vuole rinviare il voto sul suo arresto a dopo le elezioni europee» afferma ancora Grillo che ricorda: «Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto di votare subito, di non perdere altro tempo, per non essere costretti, poi, ad andare a ricercarlo. Magari in Libano. Anche lui. La maggioranza ha detto no. Lanciamo un appello alle forze di polizia: tenetelo d'occhio. Quest'uomo, secondo le accuse, ha sottratto fondi pubblici per almeno 6 milioni di euro. Non lasciamolo fuggire».




«Renzie faccia uno sforzo in più e pulisca i panni del suo partito in Arno prima di chiedere sforzi agli altri. Oggi Genovese sarà con tutta probabilità salvato dal Soccorso Rosso che farà di tutto per evitare il voto chiesto dal M5S per sbatterlo fuori dalla Camera». Così Beppe Grillo sul suo blog dove chiede: «Renzie ne è a conoscenza?».



Renzi, «faccia uno sforzo in più perchè cambi il clima nel nostro Paese e torni la speranza anche se la carcerazione di Genovese gli costerà 20.000 voti (di scambio?) in Sicilia e con i tempi che corrono anche 20 voti per il Pd sono grasso che cola» scrive ancora Grillo che ironizza: «Gratta il piddino e trova il Genovese».




Botta e risposta fra Serracchiani e Grillo. La vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani ha attaccato il Movimento Cinque Stelle e Forza Italia: «Non so se fidarmi del voto su Genovese del M5S e Forza Italia: qualche dubbio qualcuno potrebbe anche averlo. M5S profuma d'imbroglio e di vecchia campagna elettorale. Fuori la faccia e votino come il PD: sì all'arresto». Repentina la risposta di Grillo, attraverso il blog, che ha parlato dei «vaneggiamenti della Serracchiani».
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