La notizia arriva a meno di un mese dall'incontro, il tre marzo scorso ad Arcore, che i due senatori ebbero con Silvio Berlusconi. Il Cavaliere infatti riuscì in quell'occasione a sedare i malumori evitando in extremis l'addio al partito che la Repetti aveva annunciato in una lunga lettera al Corriere della Sera. Questa decisione però, stando a quanto si apprende, appare irreversibile.
Da tempo Repetti e Bondi manifestavano insofferenza verso la linea di Fi, dettata non più, secondo la coppia, dal leader Berlusconi, ma «da chi lo circonda», ovvero il cosidetto cerchio magico. La goccia che aveva fatto traboccare il vaso e spinto Repetti all'addio, raccontano, era stata la rimozione dei coordinatori 'fittianì di Verbania e Torino decisa da Roma, a pochi giorni dal commissariamento in Puglia.
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