Fini torna in campo: senza leader destra Renzi governerà 20 anni

Gianfranco Fini
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Sabato 28 Giugno 2014, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 20:01
​Periodo di crisi per il centrodestra dopo l'insuccesso delle elezioni europee, ma anche periodo di novit. Alcune di queste tornano dal passato. Così, dopo l'annuncio di discesa in campo di Corrado Passera, stavolta è toccato a Gianfranco Fini lanciare un nuovo progetto politico di centrodestra: «Partecipa, l'Italia che vorresti». Nome provvisorio, visto che «quello del nome è l'ultimo problema».



«Allenatore» del centrodestra Non un partito, almeno per il momento - ci tiene a precisare - ma un «movimento partecipativo dal basso». Il processo è ancora lungo: l'ex presidente della Camera lo ha lanciato oggi al palazzo dei Congressi di Roma; da qui partirà l'organizzazione delle assemblee regionali in vista di un nuovo incontro nazionale per prendere le decisioni sul futuro del progetto voluto da Fini. Il suo nuovo ruolo è quello di un «allenatore» - come lui stesso si definisce - di una «squadra che deve tornare a vincere».



Destra divisa Il team di cui parla è quello del centrodestra, «diviso da ripicche e personalismi». Per ricostruirlo, però, non servono le alleanze, ma le idee e i contenuti, spiega l'ex leader di An e FdI. Scelta obbligata per chi sta fuori dal Parlamento e sostiene di voler fare politica all'esterno del Palazzo, per «passione e non per le poltrone».



Renzi per 20 anni L'iniziativa di Fini nasce anche da uno spettro agitato dall'ex presidente della Camera: «Non ci sono competitori credibili a Renzi, non lo sono né Grillo né il centrodestra ora, e il rischio è che il leader del Pd governi per vent'anni». Allora quello che serve è un rinnovamento: «Non una rottamazione», come quella renziana, perchè «l'esperienza può aiutare sempre, anche i più giovani».



L'euro e la Ue Non solo di prospettive future ha però parlato Fini: non sono mancati gli agganci con l'attualità. L'euro, ad esempio; oggetto dello scontro con il centrodestra: «Non si fa l'interesse nazionale quando si dice di uscire dalla moneta unica - sostiene Fini riferendosi a Lega e FdI - ma l'euro rischia di non stare insieme senza una politica economica e sociale». E di Ue l'ex leader di An ha parlato anche in merito alle nomine di cui si discute in questi giorni: «Mi auguro sia l'attuale ministro degli Esteri Mogherini la nuova Lady Ashton dell'Ue, ma serve una vera politica estera europea».



Le proposte E, infine, le riforme: «Spero che sia la volta buona», si auspica Fini svelando di vedere di buon occhio il dialogo aperto da Berlusconi con la sinistra. Ma non manca una provocazione: «Perché non passare al monocameralismo al posto del Senato delle autonomie?». E magari anche all'elezione diretta del capo dello Stato, come chiede Fini in piena sintonia con la posizione di tutto il centrodestra.
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