Finanziamento illecito ai partiti, indagati Alemanno e Polverini

Polverini e Alemanno
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Venerdì 21 Febbraio 2014, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 16:54
L'ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini e l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno sono indagati dalla procura di Roma per finanziamento illecito dei partiti. Due persone, Fabio Ulissi, già collaboratore dell'ex sindaco, e Giuseppe Verardi, ex

manager della società di consulenza Accenture, sono finiti agli arresti domiciliari.



Le misure sono state emesse nell'ambito dell'inchiesta dei pm Paolo Ielo e Mario Palazzi. A eseguire le ordinanze ai domiciliari gli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza ed i carabinieri del Ros. L'accusa, secondo quanto si è appreso, fa riferimento a una provvista di danaro di circa 30 mila euro, realizzata con false fatture di Accenture e destinata a un falso sondaggio sulla qualità dei servizi scolastici, in prossimità delle elezioni regionali del Lazio vinte dalla Polverini.



L'inchiesta prese le mosse da una denuncia della stessa società di consulenza. Nell'ordinanza sono citati sette indagati, alcuni per frode fiscale, ma complessivamente le persone iscritte nel registro degli indagati sono nove.



L'iscrizione nel registro degli indagati di Alemanno e Polverini sarebbe legata, secondo quanto si apprende, ad un'operazione di telemarketing politico svolta nel 2010 da una società a favore del listino dell'ex presidente della regione Lazio. Attraverso l'intermediazione di Ulissi, hanno ricostruito gli uomini della Gdf e del Ros, Accenture avrebbe infatti pagato alla società circa 30 mila euro per l'operazione di telemarketing. Sempre nel 2010, hanno accertato le indagini, Accenture aveva vinto una gara bandita dal comune di Roma per una decina di milioni di euro che riguardava la raccolta e l'elaborazione di dati statistici relativi a vari settori.



«Ho appreso dalle agenzie di stampa la notizia di questa indagine. Non so assolutamente nulla di queste vicende né, tantomeno, mi sono occupato del finanziamento della campagna elettorale per le elezioni regionali del 2010. Attendo quindi con fiducia gli sviluppi del lavoro della magistratura che confermeranno la mia estraneità a ogni addebito», ha commentato in una nota Alemanno.