Finanziamento illecito ai partiti, conclusa l'inchiesta: Alemanno rischia il processo

Gianni Alemanno
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Lunedì 12 Maggio 2014, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 13:06
La Procura di Roma ha concluso, con il deposito degli atti, l'inchiesta che, per l'accusa di finanziamento illecito, ha coinvolto l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che a rischio di rinvio a giudizio, e l'ex presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, la cui posizione sembra essersi chiarita.

Al centro della vicenda la costituzione attraverso presunte false fatture emesse dalla società Accenture, di un fondo di 30mila euro, che doveva servire ad attività di propaganda della lista della Polverini in occasione delle amministrative del 2010 che vide la stessa Polverini eletta governatore.



A concludere l'inchiesta, che coinvolge anche Fabio Ulissi, già collaboratore di Alemanno, e Giuseppe Verardi, dirigente della Accenture, sono stati i pubblici ministeri Paolo Ielo e Mario Palazzi. L'indagine fu avviata dopo una denuncia della stessa società Accenture a conclusione di una indagine interna che mise in luce l'esistenza di un giro di false fatture.



Il 21 febbraio scorso Verardi e Ulissi furono mandati agli arresti domiciliari dopo un'indagine svolta dalla Guardia di finanza e dai carabinieri del Ros. La stessa Accenture aveva presentato la denuncia dopo la scoperta di un giro di false fatture che aveva consentito la costituzione della provvista di 30mila euro. La somma doveva essere destinata a un falso sondaggio sui servizi scolastici dietro sarebbe stata celata un'attività di propaganda in favore della Polverini.
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