Sulla leadership «non c'è in gioco una ambizione personale. Oggi dobbiamo capire se dobbiamo ricostruire il centrodestra, e dobbiamo capire cosa vuole fare Salvini». Lo ha detto Mara Carfagna di Fi a "L'intervista di Maria Latella" su Sky Tg 24, dopo le parole di Berlusconi che ieri, in Campania, ha espresso l'augurio di una donna alla guida del centrodestra (ma escludendo la figlia Marina).
«Berlusconi è il leader di Fi.
E a una domanda sul suo passato da showgirl prima di impegnarsi in politica, Carfagna ha risposto: «Il mio passato non mi pesa. Non ho nulla di cui vergognarmi. Ho dimostrato di amare il mestiere che faccio con grande serietà e rigore. Se il mio impegno fosse servito anche solo a varare la legge sullo stalking mi riterrei abbastanza soddisfatta».
«Con questa legge elettorale - sostiene ancora Carfagna - o tutte le opposizioni di oggi si riaggregano su una piattaforma condivisa per avviare una fase costituente o saranno destinate ad essere polverizzate e condannate alla irrilevanza. La questione della leadership viene dopo rispetto a ciò. Dobbiamo capire - prosegue - se Salvini vuole passare alla storia solo come il leader che ha portato al massimo il suo partito. Salvini vuole costruire il centrodestra e una alternativa a Renzi o no?», conclude.
Poi, parlando delle elezioni in Campania: «Berlusconi non si è candidato capolista a Napoli per la legge Severino, per evitare di violarla. De Luca invece si candida in spregio alla legge e Renzi viene in Campania a mettergli la mano sulla spalla. Di giorno Renzi predica la legalità e di notte calpesta la legge. Il messaggio che passa, specialmente in Campania, è devastante».