De Magistris sospeso. Il sindaco: non mi dimetto. La sentenza? Salutatemela

De Magistris sospeso. Il sindaco: non mi dimetto. La sentenza? Salutatemela
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Mercoledì 1 Ottobre 2014, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 10:04

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris stato sospeso dalla carica per 18 mesi in base alla legge Severino in seguito alla condanna a Roma per abuso d'ufficio. In serata la firma del provvedimento da parte del prefetto di Napoli Francesco Musolino che sarà notificato giovedì al presidente del Consiglio Comunale.

La scure su Palazzo San Giacomo si abbatte nel pomeriggio: a dare l'annuncio della misura è il ministro dell'Interno Angelino Alfano rispondendo all'ultima interrogazione del giorno, quella del deputato di Fi Paolo Russo. Il numero uno del Viminale prende la parola alle 16: «Il prefetto di Napoli - spiega - ha ricevuto comunicazione della sentenza proprio nella mattinata di oggi e dunque procederà oggi stesso agli adempimenti di legge di sua competenza relativamente alla sospensione del sindaco De Magistris».

De Magistris è stato condannato a Roma a un anno e tre mesi lo corso 24 settembre per abuso d'ufficio per aver acquisito le utenze telefoniche di alcuni parlamentari senza l'autorizzazione del Parlamento nell'ambito dell'indagine Why Not sull'esistenza di una lobby di potere con collegamenti con la massoneria.

Il ministro Alfano. «Le statuizioni del decreto legislativo 235 del 2012 - ha detto Alfano - appaiono chiare e, del resto, hanno trovato applicazione in due casi del tutto analoghi. Coloro che hanno una condanna non definitiva per una serie di reati, tra i quali espressamente quello di abuso di ufficio, sono sospesi di diritto dalle cariche elettive». Alfano al question time ha anche ricordato la sentenza della Corte costituzionale 132 del 2001 che ha dichiarato la «legittimità costituzionale dell'istituto poi trasfuso nel decreto legislativo 235 anche nell'ipotesi di sospensione condizionale della pena. La procedura prevede che la Cancelleria del Tribunale dia comunicazione della sentenza al Prefetto, il quale, verificata la sussistenza dei presupposti di legge, adotta il provvedimento di sospensione. Per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris il provvedimento sarà emesso oggi stesso».

Nessun rinvio per le elezioni di Napoli. «Non sussistono le condizioni per il rinvio delle elezioni a Napoli per la città metropolitana in calendario per il 12 ottobre» ha detto Alfano.

Il vicesindaco non verrà sospeso. Il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, non verrà sospeso, come invece avverrà per De Magistris. «Per quanto riguarda il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano - ha detto Alfano, preciso che la sentenza emessa a suo carico non comporta l'applicazione di provvedimenti sanzionatori o cautelari che inibiscano anche temporaneamente la funzione». Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano al question time.

De Magistris: salutatemi la sospensione. De Magistris, rispondendo ai cronisti che gli dicevano che la sentenza è arrivata in Prefettura, ha detto «salutamela». Poi ha aggiunto: «Io non mi dimetto, farò il sindaco di Napoli fino al 2016 e starò di più in strada a fare il sindaco dei cittadini». «Alfano - ha proseguito il sindaco - dice in Parlamento quello che ritiene. Sento tanti annunci in queste ore ma quando arriverà il provvedimento formale commenterò il provvedimento formale e farò i miei passi successivi».

Ma oggi de Magistris ha fatto parlare di sè anche per un verbale del processo Why Not in cui cita il Capo dello Stato Giorgio Napolitano in merito ad una "secretazione" che lo riguardava quando era presidente della Camera. De Magistris, spiegando il perché aveva secretato i nomi di alcuni iscritti nel registro degli indagati, in aula disse: «C'era stato un precedente alla procura della Repubblica di Napoli dove il mio magistrato affidatario, il dottore Cantelmo, e un altro magistrato oggi componente d'esame, Quatrano, mi dissero che anche loro durante l'inchiesta di Tangentopoli procedettero a secretare un'iscrizione, in particolare quella dell'allora presidente della Camera, Giorgio Napolitano per evitare che ci potesse stare una fuga di notizie». L'assenza di riscontri portò i magistrati dopo alcuni mesi all'archiviazione della posizione di Napolitano.

Dimissioni o no, a Palazzo San Giacomo si apre un nuovo capitolo, quello della supplenza. La scelta più logica è che a fare le veci del sindaco sia il suo attuale vice, Tommaso Sodano. «Chi sarà il vicesindaco? Non ho ancora deciso niente», dice de Magistris. Ma i boatos si rincorrono e nei corridoi di Palazzo San Giacomo non si dà per scontato che la scelta ricada su Sodano. In ballo ci sarebbe anche il nome dell'assessore all'Istruzione Annamaria Palmieri.

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