Csm, il plenum: la riforma della responsabiltà civile dei magistrati mette a rischio l'indipendenza

Csm, il plenum: la riforma della responsabiltà civile dei magistrati mette a rischio l'indipendenza
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Mercoledì 29 Ottobre 2014, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 17:37
Mette a «repentaglio l'indipendenza» dei giudici il ddl del governo che riforma la responsabilità civile dei magistrati. E può determinare anche un «inesauribile contenzioso» e, per questa via, «ulteriori rallentamenti della macchina giudiziaria». Così il plenum del Csm in un parere al ministro Orlando approvato a maggioranza.



Il parere è passato con 19 voti a favore e con tre voti contrari. Contro si sono espressi i laici di centrodestra.



Il ddl del governo sulla responsabilità civile costituisce un «passo avanti» e «il Csm ha ben valutato gli aspetti positivi» oltre a sottolineare le «criticità». Così il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, che a proposito del parere sulla riforma approvato dal plenum di Palazzo dei marescialli, fa notare come le critiche si accentrino sull'abolizione del filtro di ammissibilità. «Un giudizio preliminare sulla manifesta infondatezza è necessario - dice Legnini - e non corrisponde solo all'esigenza di una serenità dei giudici rispetto al rischio di azioni temerarie, ma anche a un'esigenza del sistema, evitare che i tribunali siano inondati da cause infondate».
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