Berlusconi: «Sì alle coppie gay, legge tedesca ok. Sui diritti civili serve un cambio di passo»

Berlusconi: «Sì alle coppie gay, legge tedesca ok. Sui diritti civili serve un cambio di passo»
5 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Ottobre 2014, 17:30 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 10:00

Silvio Berlusconi apre alle unioni gay: «La legge tedesca sulle unioni civili è il giusto compromesso tra le libertà di tutti e il rispetto profondo dei valori cristiani e della famiglia». Berlusconi lo ha detto nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

«La famiglia resta al centro della nostra visione, ci battiamo a sua difesa e per il sostegno alla famiglia come una comunità fondata da uomo e donna» ha sottolineato Berlusconi.

«Sui diritti civili serve un cambio di passo anche da parte della sinistra che li ha sempre considerati un argomento da salotto» ha detto il leader di Forza Italia.

«Un dipartimento di FI sui diritti civili». L'istituzione del Dipartimento sui diritti civili di Forza Italia è una scelta felice perché sarà un luogo per la ricerca e il confronto sia interno al nostro movimento che con altre forze politiche per mettere in campo leggi rispettose dell'individuo che già esistono in altri Paesi».

«Gay, faremo un ddl condiviso da Forza Italia e altri partiti». «Noi abbiamo sempre discusso al nostro interno di queste situazioni e abbiamo anche un progetto di legge - ha detto il Cavaliere - il dipartimento avrà come primo compito quello di approfondire questo schema di legge, in modo da fare un ddl condiviso da tutti, dentro il partito e in Parlamento.

Nel nostro programma sempre un accenno ai diritti civili e la promozione della dignità della persona ricordando anche la famiglia. Noi ci siamo sempre battuti affinché si affermino i diritti delle coppie omosessuali.

«Ius soli, doveroso dare cittadinanza ai figli di stranieri dopo ciclo scolastico». «Era una nostra proposta, avevamo anche scritto un intervento - ha detto Berlusconi riferendosi allo "ius soli" - Siamo d'accordo e riteniamo che dare la cittadinanza a un figlio di stranieri sia doveroso quando questa persona ha fatto un ciclo scolastico e conosce la nostra storia».

Salvini: la cittadinanza non si regala. «Io sono assolutamente contrario a dare la cittadinanza dopo un ciclo scolastico - replica il segretario della Lega, Matteo Salvini - L'emergenza del momento non è regalare la cittadinanza o il diritto di voto».

Equality: bene l'apertura di Berlusconi. «Le aperture fatte da Silvio Berlusconi su unioni civili e "ius soli" sono importanti e finalmente permettono di avere in Parlamento un'ampia possibile maggioranza che affronti concretamente due questioni centrali per la civiltà e la libertà». Lo afferma ha commentato Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.

Berlusconi: «Siamo al terzo governo non eletto dai cittadini con una maggioranza che ha vinto con uno scarto dello 0,25%» ha detto Berlusconi.

«Noi tranquilli, ma dovremmo insorgere». «Noi non dovremmo stare, come invece stiamo, tranquilli e dovremmo insorgere e protestare» ha detto il leader di FI dopo un'ampia premessa che ha "fotografato" la situazione politica che si è creata con la sua decadenza e il "tradimento" di Ncd che si è trasformato, nonostante «il mandato ricevuto dai nostri elettori di tenere a bada la sinistra, in parte integrante, stampella, sgabello del governo».

«Modifiche all'Italicum? Disponibili». «Noi siamo sempre stati disponibili ad approfondire i temi che erano all'origine dell'accordo famigerato del Patto del Nazareno - ha detto Berlusconi riferendosi alle ultime proposte sulla legge elettorale da parte di Renzi - Da parte della sinistra il nostro capogruppo Brunetta ha contato nove richieste di modifiche. Noi le abbiamo accolte tutte, poi alla fine pure questa. Noi ci stiamo confrontando per dare governabilità al Paese».

«Legge elettorale per il bipolarismo». «Stiamo lavorando con Renzi - ha detto il Cavaliere - per trovare una legge che possa andare nella direzione del bipolarismo e possa far fare passi avanti per la governabilità dell'Italia. L'importante è che si passi al monocameralismo per approvazione delle leggi e che ci sia una legge che non stimoli il frazionamento del voto». Berlusconi ha citato la «par condicio che assegna ai grandi partiti lo stesso tempo dei piccoli e questo induce ad ulteriore frazionamento del voto».

«Elezioni nel 2018, le vinceremo». «FI si sta strutturando in maniera organizzata - ha detto Berlusconi - e io sono sicuro che alle prossime elezioni, che io penso saranno nel 2018, ci presenteremo per vincere. Non c'è nessun passo indietro ma molti passi avanti, stiamo trovando molta collaborazione».

«Forza Italia non è in liquidazione». FI un partito in liquidazione? «E' vero esattamente il contrario: è in ricostruzione ed espansione nel territorio - ha detto Berlusconi - E' stato dato il via a una campagna in tutti gli ottomila comuni italiani con una ricerca avanzata per i portabandiera nei piccoli Comuni (oltre 5.300) dove prima non eravamo presenti». Berlusconi guarda ai sondaggi che vedono gli azzurri attorno «al 16-17%» sottolineando di sentirsi «assolutamente convinto che ci siano milioni e milioni di persone che non hanno più votato perché non c'era Silvio Berlusconi in campo né in tv. Io oggi ho ripreso e sono in campo e dai diversi esperimenti che abbiamo fatto sappiamo che in quel 50% che non ha votato alle ultime elezioni non ci sono elettori di sinistra».

«Noi trattiamo con Renzi, non con M5s». «Noi trattiamo con il presidente Renzi e non con esponenti di quel movimento su cui continuiamo a mantenere lo stesso giudizio che avevamo in campagna elettorale».

«Consulta, c'è una rosa di FI di tre donne». «Ho messo al lavoro i presidenti di tutti i comitati regionali e li ho invitati a raccogliere i dati di persone di genere femminile - ha detto Berlusconi parlando della scelta per la Consulta - Ci sono arrivati 12 curricula molto molto interessanti. Tra questi ne abbiamo scelti tre che consegneremo questa sera ai capigruppo che poi ne sceglieranno uno per questa funzione. Stavo per dire "importante" funzione, ma mi sono fermato perché importante non è essendoci alla Consulta 11 membri a 4 decisi dalla sinistra».

© RIPRODUZIONE RISERVATA