Consulta caos, Catricalà ritira la sua candidatura: scontro in Forza Italia

Consulta caos, Catricalà ritira la sua candidatura: scontro in Forza Italia
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Venerdì 12 Settembre 2014, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 17:34

Ringrazio i Parlamentari che mi hanno votato ma chiedo Loro di non sostenere ulteriormente la mia candidatura per la Consulta. Lo annuncia, conversando con l'Ansa, Antonio Catricalà. «Non vorrei mettere a rischio la mia immagine professionale e spero che il Parlamento possa più facilmente superare le contrapposizioni che hanno finora ostacolato l'elezione dei due Giudici costituzionali», conclude.

«Ringrazio, a nome mio e di tutti i deputati di Forza Italia, l'amico professor Antonio Catricalà per la sensibilità e il grande senso di responsabilità istituzionale con i quali, dopo aver accettato la candidatura alla Corte Costituzionale, oggi decide di fare un passo indietro e rinunciare alla possibile elezione a membro laico della Consulta. Conosco da anni Antonio Catricalà e in più occasioni ho avuto modo di apprezzare le sue doti umane e di grande servitore dello Stato». Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera. «Forza Italia - prosegue - ne sono certo, riuscirà ad individuare una nuova e adeguata personalità da proporre al Parlamento. Il tutto senza strappi o divisioni, con la guida saggia e decisiva del nostro presidente Silvio Berlusconi».

«Ringrazio Antonio Catricalà per aver prima accettato la candidatura a membro laico della Consulta e per la dignità con cui oggi rinuncia. Nessuna fronda interna a Forza Italia dietro una scelta che è e deve essere frutto di un voto del Parlamento. Fi è unita attorno a Berlusconi, per la scelta di un nuovo candidato». Così Paolo Romani, capogruppo di Fi al Senato. «Ringrazio - scrive il capogruppo di Forza Italia in una nota - il professore Antonio Catricalà per aver prima accettato la candidatura a membro laico della Consulta e per la dignità con cui oggi rinuncia. Ho avuto modo di apprezzare personalmente la professionalità ed il valore del professor Catricalà, che certamente avrebbe ricoperto quest'incarico con estrema competenza e autorevolezza. Nessuna fronda interna - aggiunge ancora - a Forza Italia dietro una scelta che è e deve essere frutto di un voto del Parlamento in seduta comune come dispone la Costituzione: Forza Italia è dunque unita attorno al proprio leader, il Presidente Silvio Berlusconi, per la scelta di un nuovo candidato, di pari levatura e preparazione, che raccolga il favore di tutto il Parlamento».

Ieri c'era stata un'altra fumata nera per l'elezione di due giudici costituzionali da parte del Parlamento in seduta comune. Da quanto si apprende da fonti parlamentari, nella votazione di ieri nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto dei 3/5 dei componenti dell'Assemblea. Luciano Violante era stato ancora il più votato con 468 voti. Antonio Catricalà era arrivato invece a quota 368 a fronte dei soli 64 della sera prima. Il quorum richiesto per essere eletti è di 570 voti: i 3/5 dei componenti dell'Assemblea.

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