Berlusconi: «Così aiuterò Renzi: sta sbandando, noi gli daremo una mano in tutti i modi»

Berlusconi: «Così aiuterò Renzi: sta sbandando, noi gli daremo una mano in tutti i modi»
di Mario Ajello
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Venerdì 22 Agosto 2014, 22:35 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 16:59

Perfino sulla riforma della giustizia, che per ora non gli piace, vorrebbe dire di s a Matteo Renzi. E quando parla di lui, cio del premier, Silvio Berlusconi assume toni doppiamente paterni, da uno che potrebbe anagraficamente essere padre di Matteo e da padre della patria.

Usa toni flautati, fa di tutto per non essere contundete nei contenuti l’ex Cavaliere. Non fa che ripetere: «Matteo è un ragazzo, pieno di talento, che però sta sbandando. Non posso non dargli una mano». Addirittura, Berlusconi, sarebbe intenzionato ad aiutare il «ragazzo che sbanda anche sulla riforma della giustizia.

«E’ piena di errori, e ancora molto incompleta - ragiona papà Berlusconi nel chiuso di Arcore - ma è già qualcosa questa iniziativa di Renzi. Arriva dopo vent’anni di guerra assurda contro qualsiasi modifica che tutti ritengono e non da oggi necessaria nell’ordinamento. Non me la sento di stroncarla preventivamente. Non farei un buon servizio al Paese». E ancora: «Se verranno apportate delle modifiche, e noi le nostre proposte le abbiamo e stiamo cominciando a farle presente al governo, potremmo pure dire di sì in Parlamento a questa riforma».

E’ un Berlusconi così il Berlusconi di questi giorni. Ragiona del tema giustizia, medita sulle difficoltà dell’Italia. Osserva: «Possiamo aiutare Renzi su molte cose, anche sull’economia, e lo faremo con generosità e spirito di responsabilità. Non serve più dilaniarsi come inutilmente s’è fatto in passato. L’Italia, e il suo premier insieme a lei, è a un bivio: o si salva o è peggio per tutti. Non me la sento, in una situazione così, di stare con le mani in mano o di attizzare polemiche da opposizione non costruttiva. Sarebbe contro la mia natura e non è ciò che serve adesso al Paese».

IL MURO

Il Berlusconi ”costruttivista” è quello che si dice pronto a dare una mano a Renzi in tutti i campi. Osserva con i pochissimi che in queste ore hanno accesso alla sua conversazione: «Gli italiani si sono affidati a Renzi e io rispetto il volere degli italiani. E’ in gioco il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti e le polemiche della politichetta di piccolo cabotaggio non fanno bene a nessuno e non mi riguardano. Il ragazzo sbaglia e sbanda in Europa, dove sembrava che potesse fare meglio. E’ in forte difficoltà sulle materie economiche, perché in quel campo i problemi sono più grandi della sua età e della sua esperienza. E poi, molti nel suo partito aspettano soltanto che vada a sbattere. Ma questo va evitato».

E ancora: «Se andrà a sbattere contro un muro, noi non andremo a sbattere con lui ma dobbiamo fare di tutto perchè ciò non accada». Il mood berlusconiano questo è. Il format è quello dello statista molto preoccupato e per nulla divisivo. Non vuole infilarsi in chiacchiere politichesi («Ingresso al governo? Macchè. Il nostro contributo lo diamo da fuori») e quando qualcuno cerca di trascinarlo in discorsi sul Nuovo Centrodestra o su cose così lui si ritrae. Anche se non gli dispiace, naturalmente, sapere che in previsione delle prossime regionali diversi esponenti di Ncd starebbero bussando a Forza Italia.

Sul suo partito, è molto concentrato insieme a Maria Rosaria Rossi. Sta pensando a come rilanciare Forza Italia e a come evitare - la Rossi su questo sta lavorando con molto impegno - che la crisi finanziaria del partito lo costringa a rinunciare alla sede (sontuosa) di Piazza in Lucina e a fare tagli anche del 50 per cento al personale. I tagli verranno evitati, ma la fatica e la preoccupazione per scongiurare questa eventualità sono forti.

Il 24 settembre a Roma, Berlusconi parteciperà alla cena di fundraising che sta organizzando la Rossi. Ne seguiranno altre tra Roma e Milano. E poi, da marzo, quando sarà finita la pena che sta scontando l’ex premier, Berlusconi andrà in giro attraverso ogni regione italiana partecipando personalmente, una ad una, ad altre iniziative di raccolta di fondi curate dalla tesoriera del partito. E il web sarà il fulcro di questo sforzo di riorganizzazione finanziaria.

SOCCORSO AZZURRO

Ma per ora, c’è il soccorso a Renzi in cima alle sue priorità. «E’ un ragazzo pieno di buona volontà. Sta cercando di fare le riforme che servono al Paese. E noi non gli impediremo di governare. I cittadini hanno deciso di mettere l’Italia nelle sue mani e noi non siamo mai andati contro il popolo».