All'ex premier non rimane, quindi, che sollevare il cosiddetto "incidente di esecuzione" davanti al Tribunale, mossa che comunque, sempre stando a quanto si è appreso, sarebbe tardiva perché la decisione non arriverebbe prima di diversi giorni.
A Berlusconi era stato revocato il passaporto lo scorso agosto dopo la condanna definitiva a 4 anni di carcere per il caso Mediaset. Quindi, in attesa che sconti la pena - meno di un anno per via dei 3 anni di indulto e della liberazione anticipata per buona condotta - il Cavaliere non può andare all'estero. E non importa che il vertice sia a Bruxelles perché l'area Shengen ha «abolito i controlli alle frontiere» ma non l'obbligatorietà di avere in tasca un documento per l'espatrio.
La legge per cui il pm dell'esecuzione ha bocciato la richiesta del leader di Forza Italia - il provvedimento èstato notificato lunedì scorso - è quella del 1967 che stabilisce le norme sui passaporti. Dunque, come è stato riferito, per cercare di ottenere il passaporto l'ex premier potrebbe fare un incidente di esecuzione davanti a tribunale, mossa che però si rileverebbe tardiva, in quanto l'incontro è programmato per domani.