Forza Italia insorge contro Grasso: senatori lasciano aula per protesta. Lui: difendo dignità Senato

Piero Grasso
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Giovedì 6 Febbraio 2014, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 13:38

Forza Italia all'attacco del presidente del Senato, Piero Grasso, dopo la decisione di costituirsi parte civile nel processo sulla compravendita dei senatori, che vede tra gli imputati

Silvio Berlusconi. Grasso è stato invece difeso da Pd e Movimento 5 stelle.

Offensiva forzista. I senatori di Forza Italia e Gal stamani hanno lasciato l'aula di palazzo Madama per protesta. Uscendo dall'emiciclo hanno gridato contro Grasso, ma il presidente ha continuato a parlare. «Vergogna, vergogna», ha urlato il senatore Galimberti. Il caos è scoppiato quando il presidente ha affermato «nel processo ci sono senatori.. fortunatamente ex senatori». I senatori di Fi hanno allora cominciato a urlare e protestare. Ma Grasso: «Fatemi continuare mi riferisco al senatore De Gregorio». Alcuni senatori del centrodestra starebbero preparando una mozione di censura contro la decisione del presidente del Senato.

Grasso: «Ineludibile dovere morale». Dopo la decisione di costituirsi parte civile Grasso ha parlato di «ineludibile dovere morale» che la Camera Alta partecipi all'accertamento della verità di fatti che la magistratura indica come avvenuti all'interno dell'istituzione.

La «scelta» del presidente di palazzo Madama, comunicata in serata via email, ha fatto insorgere il centrodestra che ha parlato di «zelo giustizialista» e di «scelta scorretta che non rimarrà priva di conseguenze». E ha fatto andare su tutte le furie il Cavaliere che parlando con i suoi ha definito «turpe» la decisione.

«Nessun pregiudizio, nessuna persecuzione» verso le persone coinvolte, ha detto oggi Grasso rispondendo in Aula alle critiche. «Se non c'è un precedente di costituzione di parte civile del Senato, forse è perché non c'era mai stato prima un processo del genere. Sono rimasto impressionato dal fatto che siano indicate le date delle sedute in cui si sarebbero commessi i fatti», ha aggiunto.

«La mia preoccupazione come rappresentante del Senato era quella di far valere una facoltà del Senato da sottoporre poi al giudice e poi al tribunale», ha continuato Grasso.

«La costituzione di parte civile si può anche revocare: ci sono gli strumenti, se tutta l'Aula del Senato è d'accordo. Ma io ho preso la mia decisione in totale autonomia», ha affermato poi Grasso.

«È stata una scelta super partes, una scelta discrezionale, che la funzione che ricopro mi attribuisce. Non ho subito nessuna pressione, ho agito in piena autonomia e indipendenza», ha insistito.

«Io non sono un vigliacco, pertanto ho deciso di venire qui in aula per ascoltare quanto c'era da dire su questo tema», ha osservato ancora il presidente del Senato.

«Non ho umiliato il Consiglio di Presidenza. Sono andato alla seduta aperto ad ogni soluzione. Ma anche dopo aver sentito la senatrice Casellati dire che il Consiglio non era competente a decidere mi sono rafforzato nella convinzione che fossi io a dovermi pronunciare. Ricordo che non ci sono state votazioni», ha precisato Grasso.

«Dopo un lungo travaglio, io ritenevo rappresentare il Senato come recita l'articolo 8 del nostro regolamento per difenderne la dignità e l'immagine nel momento in cui qualcuno ritiene che il Senato possa essere considerato una parte offesa, lesa», ha detto ancora Grasso.

«La compravendita dei senatori durante il governo Prodi, che la magistratura sta giustamente perseguendo attraverso un processo, è un fatto molto grave che ha umiliato il Senato e la nostra democrazia. È per questo che il Tribunale di Napoli ha interpellato il Presidente della nostra Assemblea comunicandogli che esiste una lesione ai danni del Senato e chiedendogli di esprimersi sulla costituzione del Senato come parte civile». Lo dichiarano le senatrici Valeria Fedeli, Rosa Maria Di Giorgi, Angelica Saggese, Silvana Amati e il senatore Luciano Pizzetti, componenti del Consiglio di presidenza del Senato.

«Da ex presidente della Camera dico che si tratta di una decisione strana. È una decisione insindacabile ma non indiscutibile. È grave spaccare il Senato o l'organo di presidenza su un giudizio di carattere morale espresso dal Presidente. Spero che oggi in apertura di seduta voglia dare spiegazioni». Lo afferma Pier Ferdinando Casini intervistato da Radio Capital.

«Grasso ha operato l'ennesima forzatura. L'ennesima occasione per portare avanti una persecuzione nei confronti Silvio Berlusconi, che vede stravolgere le regole e il buon senso». Lo ha detto la portavoce del

gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati Mara Carfagna, intervenendo a Omnibus su La7.

«Tutto il Movimento 5 stelle appoggia la sua decisione, finalmente il Senato restituisce dignità all'istituzione e ai cittadini. Ora tornerà di moda la parola onestà anche dentro il Senato». Lo dice il capogruppo del M5s Vincenzo Santangelo.