Europee, Grillo evoca brogli elettorali
«Avviare verifica voto nei "seggi rossi"
Gradimento sindaci, Pizzarotti ultimo»

Beppe Grillo
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Lunedì 2 Giugno 2014, 15:05 - Ultimo aggiornamento: 23:12
Brogli alle elezioni europee a vantaggio del Pd. L'accusa del blog di Beppe Grillo che pubblica il post Broglio s, broglio no: la terra dei cachi con il quale esprime sospetti sul voto del 25 maggio scorso. Il sito del leader del M5S arriva a parlare di «stupro alla logica per credere» alla debacle cinquestelle e avanza l'ipotesi di «avviare una verifica del voto, soprattutto in quei seggi "rossi" dove già in passato si sono verificati brogli».



Il sito propone un collage di articoli presi dal web che analizzano «la percentuale fantomatica del 41% al Pd»; spingono il M5S a «chiedere di avviare una verifica del voto
»; e, infine, suggeriscono di «costruire un sistema anti-broglio per vigilare in modo chiaro e controllabile sulle relazioni amicali e parentali degli scrutatori e presidenti dei seggio e permettere un controllo popolare quanto più esteso possibile tramite l'uso della tecnologia».



A sostegno della proprio tesi, il blog pubblica alcuni
«Exit Poll italiani ufficiali diffusi in Gran Bretagna negli ambienti della finanza (e facilmente reperibili in rete), ma ancora vietati in Italia. I dati delle ore 20 sembravano confermare il sorpasso del Movimento 5 Stelle nei confronti del Pd - si legge - Nel dettaglio: - M5S: 29,9%; - PD: 28,8%; - Forza Italia: 17,2%; - Lega Nord: 5,1% - NCD: 5,0%; - L'altra Europa con Tsipras: 3,8%; - Fratelli d'Italia: 3,5%; - Scelta Europea: 2,1%; - Italia dei Valori: 1,2%; - Verdi: 1%. Così alle ore 20 le previsioni si sono rivelate attendibili per tutti i partiti tranne M5S e PD. Cosa è successo?!».



L'attacco a Pizzarotti. Beppe Grillo attacca nuovamente il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Il blog del leader del M5S pubblica un post dal titolo «Il gradimento dei sindaci M5S» indicando le percentuali dei cinquestelle alle Europee come metro di giudizio dell'operato degli otto sindaci del Movimento. In base a questo criterio, Pizzarotti è ultimo. Il gradimento «in generale è molto positivo. A parte un'eccezione, in tutte le città con un sindaco 5 Stelle la percentuale di voti per il M5S - è il commento - si è attestata ad almeno 4 punti sopra la media nazionale». Pizzarotti è per l'appunto l'eccezione.



«Il M5S ha oggi 8 sindaci, uno è stato eletto in questa tornata elettorale ed è Cinzia Ferri eletta sindaco con il M5S nella cittadina di Montelabbate. Gli altri 7 sono stati eletti tra il 2012 e il 2013 - si legge - il voto per le elezioni europee nelle loro città può dare un'idea del gradimento del loro operato presso i rispettivi concittadini. In generale è molto positivo. A parte un'eccezione, in tutte le città con un sindaco 5 Stelle la percentuale di voti per il M5S si è attestata ad almeno 4 punti sopra la media nazionale, tra tutti spicca l'eccezionale risultato di Assemini, provincia di Cagliari, con oltre il 42%». A seguire la classifica con «il gradimento dei sindaci M5S in base al voto per le europee - Mario Puddu, Assemini: 42,51% - Fabio Fucci, Pomezia: 35% - Federico Piccitto, Ragusa: 29,13% - Marco Fabbri, Comacchio: 26,32% - Alvise Maniero, Mira: 25,95% - Roberto Castiglion, Sarego: 25,32% - Federico Pizzarotti, Parma: 19,11%».
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