Un'operazione politica chiarissima quella del partito dell'ex premier: lucrare legittimamente un beneficio di immagine dall'eventuale buon esito della riforma del lavoro, sottrarre spazio politico agli alfaniani e mettere in evidenza le difficoltà del Pd stretto da una sinistra del partito sensibile al richiamo della Cgil sull'articolo 18 e i renziani favorevoli ad un radicale cambio delle regole.
Sul piano della battaglia parlamentare le mosse di Forza Italia creano notevoli difficoltà alle truppe bersaniane e civatiane. L'altro ieri Bersani ha detto a chiare lettere che i deputati dell'ala di sinistra del Pd presenteranno molti emendamenti al testo della riforma. Si spingeranno fino a votarli contro le indicazioni della maggioranza del partito? E se la Camera dovesse respingere le loro proposte sulla base di una maggioranza fra il Pd renziano e Forza Italia cosa succederebbe? Nessuno delinea in chiaro, per ora, ipotesi di scissione o altri scenari iperpoliticisti. Ma intanto Forza Italia vede allargarsi il suo spazio d'azione. E lo riempie.