Sulle norme anticorruzione «la corsia preferenziale c'è già e permetterà di arrivare presto alla meta e un'approvazione definitiva del testo», ha aggiunto il ministro della Giustizia ai giornalisti che gli hanno chiesto di rispondere alle sollecitazioni del presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, per dare un'accelerazione alla corsia privilegiata alle norme.
«Oltre all'estensione della punibilità sul falso in bilancio abbiamo valutato di eliminare la procedibilità a querela: il reato sarà sempre perseguibile d'ufficio», ha spiegato Orlando, illustrando i termini dell'intesa di maggioranza sulle norme di contrasto alla corruzione.
I punti dell'intesa sulle misure anticorruzione all'esame del Senato aggiunti nella maggioranza e illustrati dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e dal sottosegretario Enrico Costa, prevedono innanzitutto un'estensione del regime delle sanzioni penali previsti per il pubblico ufficiale all'incaricato di pubblico servizio.
Ci sarà poi un'armonizzazione delle sanzioni per i casi di corruzione propria, induzione e messa a libro paga, «quindi con riflessi anche sulle pene accessorie», ha detto Orlando. Previsto poi uno sconto di pena per chi collabora.
Viene estesa l'area di punibilità per il falso in bilancio, fermo restando il principio che tiene conto della dimensione dell'impresa e della rilevanza del fatto; e il falso in bilancio sarà sempre perseguibile d'ufficio, mentre in una prima impostazione del testo si prevedeva la sola procedibilità a querela per le società non quotate.
Quanto alla prescrizione «sarà approntata integralmente dalla Commissione Giustizia della Camera insieme alle misure sul processo», ha spiegato il ministro, sottolineando però la necessità che norma anticorruzione e provvedimento sulla prescrizione procedano parallelamente.
Il termine per presentare gli emendamenti al testo sulla prescrizione scade il 12 febbraio.
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