Alfano: Berlusconi è il leader. La figlia Marina: non scendo in politica

Silvio Berlusconi
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Lunedì 28 Ottobre 2013, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 08:35

Angelino Alfano fa un passo indietro e afferma: Silvio Berlusconi resta il leader. I sottoscritti consiglieri nazionali si riconoscono nella leadership di Silvio Berlusconi, ovviamente a cominciare da me. Questo sarebbe il primo rigo di ogni documento che io dovessi sottoscrivere», dice Alfano a Bruno Vespa per il nuovo libro «Sale, zucchero e caffè. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica» (Mondadori-Rai Eri) «Sale, zucchero e caffè. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica» in uscita il 7 novembre da Mondadori- Rai Eri. Alfano nel libro smentisce una raccolta di firme dell'ala governativa: «Non è vero che circola un documento degli "innovatori" già da far sottoscrivere per il prossimo Cn».

«Il dubbio» non è la leadership di Berlusconi «e neanche il nome di Forza Italia: ci sono altre questioni su cui crediamo si debba discutere al consiglio nazionale e noi queste questioni le porteremo all'attenzione dell'opinione pubblica e del nostro movimento politico nei prossimi giorni», insiste il vice premier, rispondendo ai cronisti in merito al documento dei cosiddetti "innovatori" del Pdl. «Non è partita una raccolta di firme in vista del consiglio nazionale - aggiunge - ma so bene quale sarebbe la prima frase di qualsiasi documento dovessi trovarmi a sottoscrivere e cioè il riconoscimento della leadership di Silvio Berlusconi».

«Noi abbiamo sempre la speranza che il Pd abbia una posizione che rispetti il principio di non retroattività delle norme penali e, comunque, delle norme afflittive», continua Alfano rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se con la decadenza di Berlusconi cadrà il governo.

«Il peso della tassazione sulla casa sarà inferiore agli anni scorsi», afferma ancora il ministro dell'Interno. «Hanno attaccato questa legge perché priva di coraggio - afferma Alfano - la vicenda è meno poetica: sono mancati i soldi, quelli che abbiamo trovato non li prendiamo dalle tasche degli italiani. Non è il Vangelo, ma ci attrezziamo per migliorarla. Il gettito complessivo della tassazione sulla casa del 2014 è inferiore agli anni precedenti. Su questo non c'è dubbio. Se ci sarà da correggere la distribuzione del carico durante il tragitto in parlamento non abbiamo difficoltà a farlo».

È finita l'unità del partito? «No, non faranno un gruppo autonomo perché consentirebbero la vittoria della sinistra e questo non se lo può permettere nessuno all'interno di Forza Italia», afferma Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, intervistato da Radio 24. Schifani con Berlusconi e non con Alfano? «Assolutamente sì! Alfano sta con Berlusconi. È cosa ben diversa da Fini. Alfano è mio amico». Falchi e colombe sono invenzione mediatica? «Come diceva Napoleone bonaparte: disuniti si perde. Non ci sono mai state correnti dentro Forza Italia-Pdl», conclude Brunetta.