25 aprile, Mattarella: «Liberazione festa di unità. L'impegno per i Marò non si è attenuato»

25 aprile, Mattarella: «Liberazione festa di unità. L'impegno per i Marò non si è attenuato»
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Venerdì 24 Aprile 2015, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 19:01

«La costituzione non va conservata in una teca come una reliquia. Vive perchè viene applicata sempre nei suoi valori. È questo che fa vivere la costituzione. È mettersi insieme, discutendo». Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale.

«La Liberazione è una festa di libertà e di speranza che ricorda quel che abbiamo conquistato grazie al sacrificio di tanti e che abbiamo il diritto e dovere di conservare e preservare», ha continuato Mattarella, «Vogliamo che l'Europa democratica, protagonista settant'anni or sono nella lotta contro i responsabili dei peggiori crimini contro l'umanità, sappia rendersi consapevole oggi della propria responsabilità storica, e sia artefice di una iniziativa politica nuova verso i paesi dell'Africa e del Medio Oriente. Dobbiamo unire l'impegno nel soccorso umanitario, in una inflessibile lotta contro i trafficanti di esseri umani e contro il terrorismo».

Mattarella ha quindi ricordato la storia del giovanissimo Ugo Forno, ucciso da una granata tedesca: «Dobbiamo fare in modo che non sia più necessario prendere delle armi per difendere la democrazia come fece quel ragazzino, Ugo Forno, per ottenere libertà e democrazia».

A 12 anni, nel 1946, Ugo fu protagonista di un'azione contro l'occupazione nazista a Roma, impedendo «la distruzione di un ponte da parte delle truppe di occupazione naziste che avrebbe ritardato l'avanzata delle truppe di liberazione».

Il presidente della Repubblica ha anche parlato della questione dei Marò: «Nel momento in cui celebriamo la Festa della Liberazione, il mio pensiero va anche ai due fanti di Marina, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, che da oltre tre anni attendono giustizia. A loro è rivolto il mio incoraggiamento con l'associazione che l'impegno dell'Italia nei loro confronti non si è attenuato».

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cerimonia di premiazione degli studenti vincitori del Concorso nazionale «Dalla Resistenza alla Cittadinanza Attiva» promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, d'intesa con l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia in occasione del 70 anniversario della Lotta di Liberazione.

Nel Salone delle Feste, dopo l'esecuzione dell'Inno Nazionale da parte degli alunni dell'Istituto Comprensivo Manin di Roma, sono intervenuti il Presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, Carlo Smuraglia, la studentessa Elena Laura Munteanu, dell'Istituto Superiore «Guglielmo Marconi» di Anagni, e la Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini. Il Capo dello Stato, dopo aver consegnato i Premi alle scuole vincitrici insieme alla Ministra Giannini, ha pronunciato un discorso.

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