Orrore in una cittadina dell'Oklahoma. Un giovane nero ha decapitato una collega e ferito un'altra a coltellate dopo essere stato licenziato dall'azienda nella quale lavorava. Di recente, aveva tentato di convertire i colleghi all'islam. La tragedia è avvenuta nella cittadina di Moore.
In base a quanto si è appreso, Alton Alexander Nolen, 30 anni, è stato licenziato ieri pomeriggio dalla Vaughan Foods, azienda di prodotti alimentari con 300 impiegati, per motivi ancora da accertare. Il giovane, che di recente si era convertito all'islam, è andato via preso dalla rabbia per tornare poco tempo dopo. Ha parcheggiato il Suv che guidava davanti all'edificio e, armato di coltello, ha colpito la prima persona che aveva davanti: Colleen Hufford, 54 anni. Nolen ha accoltellato la donna al collo, colpendola talmente forte che le ha mozzato la testa. Poi con lo stesso coltello ha attaccato un'altra impiegata, Traci Johnson, 43 anni, colpendola diverse volte.
Allertata dalle urla, la guardia giurata della Vaughan Foods è corsa in suo aiuto e ha sparato contro Nolen prima che potesse colpire qualcun altro. «La guardia si è comportata da eroe, se non l'avesse fermato, sarebbe stata una tragedia», ha detto in conferenza stampa il capo della Polizia di Moore, Jeremy Lewis.
Nolen è stato trasportato in ospedale, ma non è in gravi condizioni.
Non è chiaro da quanto tempo il giovane lavorasse per la Vaughan Foods, nè il motivo del suo licenziamento. Ma ha avuto diversi problemi con la giustizia: nel 2011 è stato arrestato per possesso illegale di sostanze stupefacenti e aggressione a un poliziotto. Sulla tragedia sta indagando anche l'Fbi.
La vicenda ha scioccato la piccola comunità ad una quindicina di chilometri da Oklahoma City, soprattutto perchè ha ricordato le decapitazioni dei due giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff per mano dei jihadisti dell'Isis.