Usa, cacciatore in Montana si salva dal grizzly infilandogli il braccio in gola

Usa, cacciatore in Montana si salva dal grizzly infilandogli il braccio in gola
di Anna Guaita
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Martedì 6 Ottobre 2015, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 13:27

New York – Non svegliate l’orso che dorme. E se lo svegliate, cercate di avere i riflessi pronti e il sangue freddo di Chase Dellwo. Il giovane cacciatore del Montana è riuscito a salvarsi dall’essere sbranato da un grizzly infilandogli mezzo braccio dentro la gola e causandogli un riflesso esofageo con un violento conato di vomito.

L’incredibile episodio è avvenuto nel nord del Montana, una mattina in cui Chase e Shane, due fratelli di 26 e 30 anni, erano andati a caccia con arco e freccia.

Avevano intenzione di portarsi a casa un “elk”, che è un tipo di alce più piccolo e tipico del nord. Avevano visto una mandria di alci, e si erano divisi: Shane li avrebbe spinti lungo un torrente, e qui Chase li avrebbe attesi al varco, con la freccia incoccata.

Senonché, una volta separatisi, Chase non è riuscito a raggiungere il torrente, perché si è imbattuto in un orso che dormiva. Il rumore ha svegliato l’animale, che si è subito fiondato ad attaccare il giovane. Chase aveva la freccia incoccata, ma non ha fatto in tempo a tendere la corda. Il grizzly, un bestione di circa 200 chili, lo ha spinto, lo ha buttato per terra e lo ha azzannato al cranio. Chase ha scalciato, l’orso si è staccato, ma è di nuovo partito all’attacco mordendogli una gamba. Chase è riuscito a liberarsi di nuovo, ma questa volta l’orso ha spalancato la bocca e stava per azzannarlo al volto.

E’ stato allora, in quei pochi secondi, che Chase ha ricordato un articolo che gli aveva passato la nonna, un articolo scientifico in cui si spiegava che gli orsi hanno un “gag reflex” molto più accentuato degli altri mammiferi. Hanno cioé un riflesso esofageo sensibilissimo, che causa involontari conati di vomito violento.

Con un sangue freddo fenomenale, animato da un “potente istinto di sopravvivenza” - come ha detto lui stesso - Chase ha spinto con forza tutto il bracccio sinistro dentro la gola dell’orso. Il risultato è stato proprio quel che il giovane sperava. L’orso ne ha avuto uno shock, si è staccato dalla sua preda ed è scappato.

I guai di Chase però non erano finiti: sanguinante, con un occhio ferito e chiuso, la gamba dilaniata, e in stato confusionale, il giovane pensava di essersi smarrito e temeva di morire dissanguato o di essere di nuovo attaccato dall’orso. Invece è riuscito a raggiungere il torrente. Da lontano, il fratello lo ha visto sollevare l’arco, e ha pensato che stesse salutandolo festoso, perché aveva colpito l’alce. Più tardi, Shane ha raccontato la paura davanti a tutto quel sangue, e il timore che l’orso avesse bucato un’arteria del fratello.

Chase si è salvato, dopo una corsa folle in ospedale, un intervento d‘emergenza e 200 punti. Adesso spiega che intende saltare il resto della stagione di caccia all’arco. Prima di tornare nella foresta, aspetterà che si apra la stagione di caccia con armi da fuoco. E comunque, ha promesso alla moglie, Becca, che non andrà mai più nella foresta senza portare con sè lo spray anti-attacco, uno spray al peperoncino, raccomandato in tutti gli Stati dove ci siano popolazioni di orsi pericolosi.