Sostituire il suo bambino mai nato con quello di un'altra donna. Per Guadalupe Salinas Hernandez, 17 anni, avere un figlio era diventata un'ossessione.
Soprattutto da quando, dopo un rapporto sessuale occasionale, era rimasta incinta e aveva deciso di non tenere il bambino. Da allora, con un senso di colpa e i rimpianti che le assediavano la mente, aveva deciso che avrebbe preso il bambino di un'altra. A ogni costo. E così ha attirato in un tranello Nathaly Cartas Leon, 20 anni, incinta all'ottavo mese, l'ha uccisa e ha tentato un “cesareo” per prendere il bambino che aveva in grembo.
La macabra vicenda, che ha lasciato sotto choc il Paese, è successa a Reynosa, città messicana situata a nord-est nello stato federale del Tamaulipas, vicino al confine con Stati Uniti.
Nathaly, in prossimità della nascita del suo bambino, aveva iniziato a cercare su internet, in particolare su Facebook, articoli per l'infanzia e qualcuno che in seguito la potesse aiutare come baby sitter.
Per giorni di Nathaly non si è saputo più nulla. La polizia aveva iscritto il suo nome nel registro delle persone scomparse fino al passo falso dell'assassina: Guadalupe si è presentata in ospedale con il corpicino del piccolo raccontando di essere la madre e che il bambino era nato morto.
Ai medici è bastato qualche accertamento per capire che la verità era un'altra e, sotto la pressione della polizia, la ragazza ha confessato. Quando gli agenti sono arrivati nella casa dell'omicidio, il corpo di Nathaly giaceva ancora a terra in una pozza di sangue. Secondo la polizia, se il bambino fosse sopravvissuto, Guadalupe lo avrebbe presentato al mondo come suo figlio. Adesso è in carcere: dovrà rispondere di duplice omicidio.