Il neo-presidente eletto, che ha fatto sapere di volere continuare a dirigere di fatto il paese da Palazzo Cankaya, il Quirinale turco, sembra deciso a sbarrare la strada al capo dello stato uscente il compagno di partito Abdullah Gul, che sarebbe un premier meno docile. Per questa ragione, secondo il quotidiano Zaman, Erdogan intende convocare una convenzione straordinaria del suo partito islamico Akp prima del 28 agosto, quando scadrà il mandato presidenziale di Gul, che non potrebbe così essere candidato alla guida del partito e del governo. Ci sarebbero però resistenze in seno al partito ai piani contro Gul. Secondo Zaman online il neo- presidente sta preparando la composizione del nuovo governo, che dovrebbe comprendere diversi suoi stretti collaboratori.
Il giornale Taraf ipotizza che il neo-presidente possa affidare il portafoglio dell'economia al suo discusso consigliere Yigit Bulut, noto per le frequenti dichiarazioni forti (si è anche dichiarato «pronto a morire» per Erdogan), al posto dell'autorevole Ali Babacan, e quello degli esteri al capo dei servizi segreti del Mit Hakan Fidan, un altro suo fedelissimo.
In alternativa, secondo Hurriyet, gli esteri potrebbero andare all'attuale ministro per l'Europa Mevlu Cavusoglu o a un altro consigliere dell'attuale premier, Ibrahim Calin.
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