Turchia, dopo il voto torna la tensione: accuse di brogli e scontri ad Ankara

Turchia, dopo il voto torna la tensione: accuse di brogli e scontri ad Ankara
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Martedì 1 Aprile 2014, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 17:36

di nuovo alta tensione in Turchia a due giorni dal voto amministrativo vinto domenica nonostante gli scandali e le accuse di corruzione dal premier islamico Recep Tayyip Erdogan, per le denunce di brogli e irregolarit sempre pi numerose venute dall'opposizione, soprattutto ad Ankara.

Scontri ad Ankara. Nella capitale ci sono stati incidenti fra le forze anti-sommossa e migliaia di sostenitori dei partiti di opposizione che da ieri presidiano la sede della Commissione elettorale centrale Ysk denunciando le frodi e chiedendo un nuovo conteggio dei voti. Il sito del quotidiano Hurriyet pubblica le foto di decine di schede elettorali gettate tra i rifiuti di sei scuole usate come seggi elettorali nel municipio Duzici della città meridionale di Osmaniye.

I numeri. I dati in teoria definitivi ma non ancora ufficiali hanno dato a livello nazionale il 45% al partito islamico Akp di Erdogan, contro il 28% al principale partito di opposizione, il Chp, il 15% ai nazionalisti del Mhp e il 6% ai curdi del Bdp. Secondo i risultati diffusi dall'agenzia semi-ufficiale Anadolu l'Akp ha inoltre conservato Istanbul con 8 punti di distacco sul Chp, e Ankara, ma con un vantaggio di solo lo 0,8%.

Accuse di brogli. Da ieri le accuse di brogli e irregolarità - 8mila solo ad Ankara secondo Hurriyet - si moltiplicano in tutto il paese. Sulle reti sociali circolano fotografie di sacchi di immondizia pieni di voti per Chp e Mhp, storie di minacce e 'fatti stranì nei seggi. In 40 città la luce è venuta a mancare mentre era in corso lo spoglio. Il candidato dell'opposizione nella capitale Mansur Yavas, che domenica notte si era proclamato vincitore sul sindaco uscente, l'Akp Melih Gokcek, ha presentato oggi un ricorso formale. Il Chp ha contestato l'elezione di sindaci Akp in diverse altre città, fra cui Antalya e Yalova, dove il sindaco Akp è passato per un solo voto. Cumhuriyet, che parla di uno «scandalo», scrive che lo spoglio delle schede a Ankara è stato interrotto nella notte quando Yavas è passato davanti a Gokcek. Secondo Soczu sarebbe intervenuto lo stesso ministro degli interni Efkan Ala. Le reti sociali traboccano di rabbia, ma anche di caricature e sarcasmi sulla spiegazione dei tagli elettrici durante lo spoglio data dal ministro dell'energia Yildiz: tutta colpa di un gatto penetrato in una centralina elettrica.

«Erdogan ladro!». La Commissione elettorale centrale ancora non ha dato i risultati ufficiali. Molti sostenitori di Chp e Mhp hanno passato la notte davanti alla sede della Ysk, circondati dalle forze anti-sommossa e sorvegliati dall'alto da un elicottero della polizia, per esigere «il rispetto del nostro voto». Le due 'tifoseriè politiche rivali hanno cantato insieme «destra e sinistra siamo fratelli, Gokcek è un tiranno!», «Erdogan ladro!» e come ai tempi di Gezi Park «Tayyip Istifa!» (Tayyip Vattene!). «Quale che sia il vero risultato, queste rimarranno nella nostra storia come le elezioni più sospette» ha detto il candidato sindaco Chp a Istanbul, Mustafa Sarigul, che ha chiesto a sua volta un riconteggio di tutti i voti. Non si ferma intanto nel sud del paese la violenza post-elezioni. Il neo-sindaco di Artuklu, nel Kurdistan turco, Emin Irmak, del partito curdo Bdp, è stato gravemente ferito in un agguato. Gli hanno sparato nella schiena. Domenica aveva battuto il candidato Akp. Ieri era stato ucciso un candidato sindaco del partito islamico della Felicità, sconfitto dal sindaco uscente del partito di Erdogan.
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