Turchia, è allarme Isis: 3.000 combattenti preparano attentati e controllano il confine con la Siria

Uomini di Is al confine tra Turchia e Siria
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Lunedì 19 Gennaio 2015, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 16:54
Sarebbero circa 3.000 gli uomini – simpatizzanti e attivisti – dello Stato Islamico operanti in Turchia. Un dato allarmante, diffuso dal quotidiano turco in lingua inglese Hurriyet Daily News, che si accompagna all’allarme rosso diffuso per la possibilità di azioni terroristiche da parte di “cellule dormienti”.

A questi tremila si aggiungono anche i circa 1.000 combattenti di nazionalità turca già operativi all’interno dell’auto-proclamato Stato Islamico, tra l’Iraq e la Siria. Foreign fighters che, al pari della cellula risvegliatasi recentemente a Parigi, potrebbero rientrare da un momento all’altro per agire da “lupi solitari”.



E il (triste) “gioco” dei numeri non finisce qui. Secondo quanto riportato da Hurriyet, 1.165 persone sarebbero già state allontanate dal paese e per altre 7.250 ci sarebbe il divieto assoluto di varcare i confini della Turchia che, però, stando ad alcune indiscrezioni riportate dalla stampa medio orientale sarebbero piuttosto “permeabili”. In particolare le fonti riportate dal quotidiano turco indicano che molti settori del confine tra Siria e Turchia sarebbero in realtà controllati da uomini di IS. Una condizione che rende quantomeno difficile controllare effettivamente gli accessi e i transiti tra i due paesi.



Il rischio di attentati sarebbe molto alto anche per le numerose strutture della Nato presenti sul territorio e per i tanti cittadini occidentali che vivono, studiano, lavorano in Turchia. Un vero e proprio “esercito” dello Stato Islamico in Turchia, come quello descritto nei numeri pubblicati da Hurriyet, rappresenta un pericolo per l’intera Europa.