«Quella contro il terrorismo è una battaglia senza frontiere, nella quale bisogna sempre avere riguardo per la libertà». Lo ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini, incontrando a Tunisi il presidente del parlamento Mohamed Ennaceur. «È necessario offrire un'alternativa ai giovani che scelgono la jihad, una vera e propria piaga sociale», ha detto Boldrini, arrivata a Tunisi con un volo di linea in classe economy.
La presidente della Camera in Tunisia ha avuto una serie di incontri a livello istituzionale e politico.
«La Tunisia ha avviato un percorso di democratizzazione dal 2011 che deve essere sostenuto da tutti i Paesi europei, in primis dall'Italia», ha aggiunto Boldrini: «Dobbiamo dimostrare la vicinanza concreta, l'alternativa al reclutamento dei giovani (nella jihad, ndr) è dare loro una prospettiva di sviluppo. Sta ai Pesi dell'Ue prendere in serissima considerazione questo aspetto».
Il presidente del Parlamento tunisino, dal canto suo, ha rilevato che tra Tunisia e Italia c'è «una storia comune» e che la minaccia dell'Isis è «globale».