Filippine, la polizia spara sugli sciacalli. I morti accertati del tifone sono 2.275

Il tifone Haiylan semina devastazione nelle Filippine (Francis R. Malasig - Ansa)
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Mercoledì 13 Novembre 2013, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 12:51

Dopo la devastazione e le migliaia di morti portati dal tifone Haiyan, nelle Filippine arrivano gli sciacalli.

Scontro a fuoco ci sono stati tra le forze dell'ordine e uomini armati che tentavano di saccheggiare negozi di alimentari nel villaggio di Abucay, nella provincia di Leyte, uno dei centri più colpiti dal tremendo tifone. Lo riferisce la tv locale. Gli scontri sono stati confermati da fonti militari.

L'ultimo bilancio provvisorio del governo di Manila sul supertifone intanto è stato fissato di 2.275 morti.

Una cifra destinata a salire ma che, secondo quanto sottolineato ieri dal presidente del paese Benigno Aquino, non dovrebbe raggiungere le allarmanti previsioni dell'Onu che ha indicato il rischio di 10 mila vittime.

Le autorità hanno poi riferito di otto persone morte schiacciate sotto le macerie di un muro crollato per il peso di saccheggiatori che hanno fatto irruzione in un magazzino governativo di scorte di riso nella città di Alangalang.

Non solo i magazzini statali vengono attaccati. Nella devastata città di Palo a Leyte, magazzini alimentari privati di proprietà della compagnia Universal Robina Corp and drug, sono stati saccheggiati, come anche un mulino di riso a Jaro, ha riferito Alfred Li, capo della Camera di Commercio e Industria di Leyte.