Sud Sudan, assalto alla base Onu. Almeno 58 morti, strage di donne e bambini

Sud Sudan, assalto alla base Onu. Almeno 58 morti, strage di donne e bambini
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Venerdì 18 Aprile 2014, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 14:12
​Almeno 58 persone sono morte e oltre 100 sono rimaste ferite nell'attacco di ieri a una base Onu in Sud Sudan. Così il capo delle operazioni umanitarie Onu nel Paese, spiegando che si contano 48 morti - tra cui bambini, donne e uomini - nella base ed i corpi di 10 assalitori fuori dalla base. Le vittime potrebbero salire a oltre 100. «Quarantotto cadaveri, tra cui quelli di bambini, donne e uomini sono stati trovati nella base - ha detto il capo delle operazioni umanitarie Onu nel Paese, Toby Lanzer -. I corpi di dieci assalitori sono stati trovati fuori dalla base. Il numero totale delle persone uccise è di 58, ma questo bilancio potrebbe aumentare perché più di cento persone sono rimaste ferite e alcune in modo molto grave».



L'attacco è stato perpetrato sugli sfollati che avevano trovato rifugio presso la base di protezione dei civili dell'Onu nella città di Bor, in Sud Sudan. «Bambini totalmente indifesi sono stati attaccati in un luogo in cui avrebbero dovuto sentirsi al sicuro - ha commentato Jonathan Veitch, rappresentante Unicef in Sud Sudan - in queste circostanze il trauma per i bambini è indescrivibile».



Hanno perso la vita anche diverse donne e bambini nella strage di civili avvenuta in una base Onu in Sud Sudan, dove almeno 58 persone sono morte, . La conferma arriva ora anche dall'Unicef. «Bambini totalmente indifesi sono stati attaccati in un luogo in cui avrebbero dovuto sentirsi al sicuro», ha dichiarato Jonathan Veitch, Rappresentante Unicef in Sud Sudan. Piccole vittime che si sono aggiunte ad altri bambini uccisi durante i combattimenti di questa settimana nel paese.



I bambini vengono reclutati da entrambe le parti in conflitto, avverte l'Unicef. All'inizio di questa settimana, spiega ancora l'agenzia Onu in una nota, durante i combattimenti al polo petrolifero di Bentiu, mentre centinaia di bambini sono fuggiti alla ricerca di protezione in una base delle Nazioni Unite, altri sono stati visti trasportare armi, in uniforme militare come se fossero in fase di addestramento. Da quando i combattimenti sono iniziati in Sud Sudan nel dicembre 2013, gli operatori umanitari hanno documentato un significativo aumento degli scontri in cui sono stati coinvolti i bambini. Più di un milione di persone in Sud Sudan sono sfollate a causa del conflitto.
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