Siria, gli Usa accusano Putin: «Raid russi sugli oppositori addestrati dalla Cia»

Siria, gli Usa accusano Putin: «Raid russi sugli oppositori addestrati dalla Cia»
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Giovedì 1 Ottobre 2015, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 20:32

I raid russi sulla Siria a fianco di Assad proseguono e scatenano le proteste degli Stati Uniti.

I raid condotti dalla Russia in Siria avrebbero infatti colpito i ribelli dell'opposizione addestrati dalla Cia e non i militanti dello Stato islamico, come sostenuto da Mosca, sostiene John McCain, responsabile della commissione Forze armate del Senato americano. «Posso assolutamente confermare che i primi raid - ha attaccato - sono stati contro individui e gruppi finanziati e addestrati dalla nostra Cia» e gli Stati Uniti possono sostenerlo «perché abbiamo comunicazioni con la gente lì».

Secondo il senatore repubblicano dell'Arizona, ex candidato alla Casa Bianca, si è trattato di «una violazione palese di ogni genere di cooperazione» tra Washington e Mosca o di «uno sforzo di nascondere quella che è la priorità del presidente russo Vladimir Putin, che è, naturalmente, di sostenere il presidente siriano Bashar al Assad».

La replica arriva dal ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, che parlando con i giornalisti all'Onu ha precisato come la Russia sia «sulla stessa lunghezza d'onda con la coalizione guidata dagli Usa sugli obiettivi terroristici in Siria (...) Se un Paese è a rischio di attacco terroristico come si può lasciarlo solo, se si vogliono combattere i miliziani si deve

cooperare con tutti», ha aggiunto.

La Russia incassa intanto il sostegno dell'Iran diffondendo un comunicato della portavoce del Ministero degli Esteri, Marzieh Afkham: «La Repubblica islamica dell'Iran considera l'intervento militare russo contro gruppi terroristici un passo avanti nella guerra al terrorismo e nella soluzione della crisi» siriana.

I raid, si aggiunge, sono partiti in seguito ad una «richiesta ufficiale del governo siriano».

Assad si prepara a lanciare un'operazione di terra per riconquistare parte della Siria in mano ai ribelli, con il supporto dei raid russi. Lo riferiscono fonti libanesi secondo quanto riporta il sito della Reuters. Centinaia di militari iraniani sono arrivati in Siria per unirsi ai governativi e alle milizie di Hezbollah. Possibili obiettivi Idlib e Hama, nel nord-ovest. I raid russi in Siria colpiscono le posizioni dell'Isis e Al-Qaida, ha precisato l'ambasciatore del governo di Damasco in Russia, Riad Haddad. «Contro di loro ed altri gruppi terroristici che sostengono lo Stato islamico sono indirizzati gli attacchi dell'aviazione russa», ha spiegato sostenendo che le incursioni aeree russe non prendono di mira gli avversari politici del governo di Assad.

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