I bookmaker, sondaggi alla mano, sono impegnati a stilare quote sull'esito possibile e sulle conseguenze del referendum proposto dal National Scottish Party guidato da Alex Salmond. Gli scommettitori in Irlanda - un punto d'osservazione privilegiato - stanno puntando in modo preponderante su una vittoria dei “No” e quindi la quota - 1,25 - è estremamente bassa. Secondo l'82% degli scommettitori - riferisce Agipronews, una agenzia specializzata nelle notizie su giochi a pronostico e scomesse - il referendum del 18 settembre farà flop.
In Gran Bretagna - umore diverso da quello irlandese - sono il 61% giocatori che ritengono più probabile un successo della campgana “Better Together” che auspica l'integrità del Regno Unito. La possibilità che il referendum finisca con un testa a testa - meno dell1% per cento di scarto tra i due schieramenti - viene pagata 9 volte la posta dall'agenzia Ladbrokes. Estremamente improbabile, insomma.
L'agenzia britannica Betfair, invece, sta già pagando le puntate sul “No” al referendum. Gli utenti della piattaforma, che ha il suo maggiore indotto dal web, danno la mancata separazione della Scozia al 79%. Gli utenti di Betfair però, dovranno aspettare i risultati effettivi del voto per riscuotere eventuali vincite. Uno scommettitore convinto del fallimento della consultazione ha giocato un milione di euro e conta di incassarne un milione e duecentomila.
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