La tragedia si è consumata tra le quattro mura di una casa di Oktyabrsky, in Russia, in una famiglia che tutti descrivono come tranquilla e amorevole: secondo il Daily Mail, i Mukhametzyanova non avevano problemi economici, il papà dei bimbi aveva un lavoro stabile mentre la mamma si occupava a tempo pieno della casa. Poi qualcosa è iniziato a scricchiolare quando Gulnaz ha iniziato una dieta dimagrante: ha cominciato a essere spesso nervosa, poi sempre meno attenta ai figli fino a diventare nevrotica e a cadere nella spirale della depressione. Nonostante fosse in cura da un medico, nell'ultimo periodo la condizione mentale della donna era diventata preoccupante fino al raptus di follia che ha portato alla morte dei due bambini.
Secondo quanto ha riferito lo psichiatra, il giorno della tragedia la donna avrebbe prima sgridato i bambini per essersi sporcati, poi li ha condotti in bagno per uccidere le larve che vedeva camminare sui loro corpi. Lì ha aperto l'acqua della vasca, li ha immersi e li ha annegati. Poi è uscita di casa e si è diretta dal suo psichiatra per raccontare ciò che aveva fatto: «Sono stata io – ha esordito la donna – Ho ucciso i miei figli». Poi ha raccontato di averlo fatto perché erano tornati dal giardino sporchi e li aveva immersi in acqua per ammazzare le larve.
Adesso Gulnaz è ricoverata in un ospedale psichiatrico: i medici l'hanno sedata e la polizia non ha ancora potuto interrogarla. Dovrà raccontare ogni particolare del suo folle gesto.