Disabile usata dai prof come esca per incastrare un molestatore: compagno di scuola la violenta nel bagno

Disabile usata dai prof come esca per incastrare un molestatore: compagno di scuola la violenta nel bagno
di Francesca Macagnone
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Lunedì 22 Settembre 2014, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 00:00
Era stato presentato come un piano geniale: incastrare un 16enne violento, con l'accusa di aver molestato alcune compagne di scuola, grazie a un'esca, una 14enne portatrice di handicap.

Alcuni professori della Sparkman Middle School, in Alabama, aveva progettato la trappola: il ragazzo, anche lui portatore di handicap, sarebbe stato sorpreso sul fatto. Così, quando la ragazza si è presentata dagli insegnanti per segnalare che il giovane le aveva fatto delle avance pesanti e l'aveva molestata, è apparsa immediatamente come la persona perfetta. June Simpson, la sua professoressa, le disse che doveva incontrare il ragazzo in bagno, dove gli insegnanti si sarebbero nascosti per fermarlo in flagranza. Avrebbero avuto finalmente le prove per incastrarlo e l'incubo delle studentesse sarebbe finito. La giovane ha accettato con riluttanza ma era sicura di avere le spalle coperte. Era una buona causa e voleva assicurare il ragazzo alla giustizia. Ma qualcosa è andato storto.



Il giorno in cui il piano sarebbe dovuto andare a segno, la ragazza si è ritrovata sola: ha finto di accettare le avance del giovane ed è andata in bagno. Ma lì non c'era nessun insegnante che vigilasse sulla situazione ed è stata stuprata. Non è ancora chiaro cosa sia successo: la ragazza è stata abbandonata al suo destino dai professori? O il compagno di scuola l’ha portata in un bagno diverso da quello dove ci si aspettava che andasse, spiazzando tutti? Il ragazzo dopo una sospensione di cinque giorni, è tornato a scuola e la vittima è stata costretta a cambiare scuola.



La vicenda risale al gennaio 2010, ma è stata resa nota solo oggi, grazie a un documento diffuso dalla famiglia che vuole far giustizia sul caso. Gli insegnanti avevano una lunga lista di denunce fatte dai compagni di scuola che avevano subito le molestie del ragazzo: il rapporto parla di palpatine nelle parti intime, di richieste spinte in bagno, di commenti inappropriati e di sesso con un studente. Aveva anche dichiarato di voler uccidere un compagno e per questo si era beccato una sospensione. Appena una settimana prima dello stupro aveva molestato l'ennesima compagna. Ma niente era mai stato fatto per fermarlo.



I genitori hanno iniziato una battaglia legale con la scuola. Il vice preside ha dichiarato che la studentessa era responsabile di se stessa quando andava in bagno e che non è nemmeno certo si fosse trattato di un'aggressione o di un rapporto consensuale. Ma l'avvocato della ragazza, Eric Artrip, ha già depositato gli atti che dimostrerebbero che è stata abusata con violenza. La corte federale ha già convocato i rappresentati scolastici per aver ignorato le continue denunce contro il ragazzo. Il Dipartimento di Giustizia ha rilasciato un rapporto in cui si legge: «La giuria potrebbe facilmente concludere che la scuola ha agito con indifferenza nonostante i precedenti del ragazzo e in più non è riuscita a proteggere la vittima». La strada per la giustizia è lunga ma tutto farebbe pensare che difficilmente l'istituto riuscirà a lavarsene le mani.