Più di un bambino su quattro in Europa è a rischio povertà

Più di un bambino su quattro in Europa è a rischio povertà
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Martedì 15 Aprile 2014, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 15:58
Pi di un bambino su quattro in Europa a rischio povert. A lanciare l'allarme Save the Children. Nel rapporto dell'organizzazione si legge che 27 milioni di under 18, il 28% del totale, sono a rischio esclusione o povertà.



In Italia siamo al 33,8%, ben sopra la media europea. Nel rapporto si legge ceh in Europa in quattro anni, dal 2008 al 2012, i minori a rischio sono aumentati di quasi un milione, di mezzo milione in un solo anno, tra il 2011 e il 2012. Un problema che riguarda tutti i Paesi, compresi quelli nordici, tradizionalmente egualitari e con un forte welfare. Male anche Grecia, Ungheria e Lettonia, con la percentuale che varia tra il 35 e il 41%, per superare addirittura la metà del totale (52%) in Romania e Bulgaria.



Le difficoltà lavorative dei genitori sono le principali cause di povertà dei minori: i figli di genitori che hanno una bassa intensità lavorativa sono infatti esposti il 56,7% in più al rischio di povertà o esclusione sociale rispetto a chi è figlio di genitori con un'intensità lavorativa più elevata.



Le condizioni abitative inadeguate o economicamente insostenibili sono uno degli aspetti più rilevanti della povertà: quasi 2 bambini europei su 5, 1 su 4 in Italia, vivono in condizioni abitative inadeguate, con il tetto che perde, fondamenta, muri, pavimenti o infissi umidi o danneggiati; l'11% dei nuclei familiari in Europa destina più del 40% del reddito all'abitazione, con punte del 38% in Grecia, seguita da Spagna, Romania, Bulgaria, Ungheria, Olanda, Germania e Portogallo, mentre l'Italia è appena sotto la media, con il 10,7%. Pertanto, con il poco che rimane, i genitori non riescono più a dare ai loro figli la possibilità di partecipare alle attività culturali, formative e ricreative con i loro coetanei.



Anche i Paesi con un pil elevato, infatti, mostrano una significativa percentuale di minori a rischio. Nei Paesi europei membri del G8 i minori a rischio vanno da un minimo di 1 su 5 fino a 1 su 3, mentre in Irlanda, che ha uno dei Pil procapite più elevati (33.000 euro), la fascia a rischio tocca il 34%.



Save the Children fa appello ai politici e alle istituzioni europee affinchè vengano stabilite strategie e piani mirati per la riduzione della povertà minorile. «L'Europa - afferma Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia - deve prendere atto dei gravi danni che la crisi ha prodotto sulle condizioni di vita e di crescita dell'infanzia pressochè in tutti i Paesi, anche se in misura diversa, e mettere tra le sue priorità la lotta alla povertà minorile».
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