Perde 27 milioni di dollari: biglietto della lotteria in ritardo di 7 secondi, la Corte suprema gli dà torto

Joel Ifergan con il biglietto della lotteria
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Venerdì 30 Gennaio 2015, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 18:38
Una famosa canzone della cantante canadese Alanis Morrisette parlava dell'ironia di vincere la lotteria e morire il giorno dopo. Cosa dovrebbe dire il connazionale Joel Ifergan che avrebbe vinto 27 milioni di dollari canadesi (circa 18 milioni di euro) per vederseli tolti il giorno dopo? Pare che infatti il biglietto vincente della Loto-Quebec, fosse stato comprato dall'uomo con sette secondi di ritardo rispetto alla deadline prevista per il concorso in questione. La battaglia legale è giunta al termine giovedì 29 Gennaio dopo sette anni con il giudizio della Corte Suprema canadese, che ha confermato che Joel Ifergan non sarà plurimilionario per soli sette secondi.

Era il 23 maggio del 2008, Ifergan aveva appena terminato di lavorare – è un ragioniere – e di ritorno a casa si ferma a fare la spesa in un supermercato. È sera, il sole è già tramontato, sono passate le 20.30, quando pensa di tentare la fortuna, così compra due biglietti per il Super7, una lotteria a estrazione settimanale, come il nostro Superenalotto. Il termine per il concorso di quel 23 maggio è alle 21, Ifergan timbra il primo biglietto alle 20.59. Il secondo, invece, alle 21 e sei secondi. Il negoziante gli conferma che il secondo biglietto sarebbe valido per l'estrazione della settimana successiva: «Lo vuole tenere o lo butto via»? Chiede il commerciante. Ifergan fa spallucce: «Lo tengo, va bene».

La linea d'accusa tenuta dagli avvocati di Ifergan è di tipo meccanico: le macchine del Loto-Quebec sono in grado di timbrare un biglietto per volta e per convalidarlo il macchinario impiega sette secondi. La difesa conferma ma ammette anche che in passato la società aveva già avvisato i propri clienti come il ritardo massimo di registrazione fosse di dieci secondi e che a valere è soltanto l'orario timbrato, che è quello di uscita dalla macchina.

Il tentativo di Ifergan di riavere i suoi soldi gli è costato in spese legali una cifra intorno ai 100.000 dollari canadesi. Il ragioniere insiste: «Ne è valsa la pena, so di aver ragione, il contratto è stato realizzato prima del termine dell'orario» ha detto appena uscito dalla camera della Corte Suprema.