Parigi, arrestato islamista con armi da guerra: aveva un arsenale

Parigi, arrestato islamista con armi da guerra: aveva un arsenale
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Mercoledì 22 Aprile 2015, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 19:59

Due chiese nel mirino, un arsenale di armi da guerra pronte ad essere utilizzate, un progetto imminente, che prevedeva probabilmente anche la partecipazione di complici: il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha annunciato stamattina l'arresto avvenuto per caso di un giovane fondamentalista islamico, un algerino già noto ai servizi, con ambizioni di partire per la Siria. E sarebbero sei gli attentati sventati in territorio francese dall'inizio dell'anno, grazie alla collaborazione tra servizi di sicurezza DGSE (Direction générale de la sécurité extérieure) e DGSI (Direction générale de la sécurité intérieure).

Il giovane, secondo quanto ricostruito, sarebbe anche l'autore dell'assassinio, domenica, di un'insegnante di fitness ritrovata morta nella sua auto a Villejuif, in banlieue.

E proprio da questa vicenda, ancora da chiarire, sarebbe scaturito - per caso - l'arresto del sospetto.

Poco prima delle 9.00 del mattino di domenica 19, una telefonata al pronto soccorso fa accorrere un'ambulanza nel 13mo arrondissement, dove un uomo giace in terra con una ferita da arma da fuoco. Si chiama - secondo quanto trapela oggi - Sid Ahmed Ghlam. Sostiene di essere stato aggredito e perde molto sangue. I soccorritori chiamano la polizia che risale le tracce di sangue e arriva a un veicolo parcheggiato poco lontano.

All'interno, un arsenale da guerra: kalashnikov, pistole, giubbetto antiproiettile, munizioni e un lampeggiante da auto di polizia. All'ospedale, il ferito viene identificato come uno studente di informatica, algerino, arrivato in Francia nel 2009. Il giovane ammette di essere proprietario dell'auto. Nel suo appartamento, i poliziotti scoprono documenti che, secondo Cazeneuve, «dimostrano senza alcun dubbio che stava progettando di commettere un attentato, probabilmente contro una o due chiese».

La quantità di armi fa pensare all'esistenza di complici. Cazeneuve ha aggiunto che i servizi tenevano d'occhio il ragazzo dall'anno scorso, quando aveva manifestato il desiderio di unirsi alla jihad in Siria. La sua connessione Internet era sotto controllo, come il suo telefono. Quest'anno sarebbe sparito una settimana per andare in Turchia e al suo ritorno sarebbe stato posto in stato di fermo, poi rilasciato.

Le indagini condotte su di lui domenica, la sua ferita alla gamba, hanno spinto gli inquirenti a sospettarlo dell'omicidio di Aurelie Chatelain, 32 anni, istruttrice di fitness arrivata per uno stage di pilates a Parigi nel week-end. Era stata trovata uccisa da tre proiettili, adagiata sul sedile accanto a quello di guida nella sua auto. La polizia sospetta Sid Ahmed Ghlam di aver tentato di rubare la sua auto. Nell'azione, per motivi oscuri, l'algerino si sarebbe sparato per errore alla gamba.

Sid Ahmed Ghlam, il giovane franco-algerino arrestato oggi alla periferia di Parigi e sospettato di voler compiere un attacco contro le chiese della zona, «era in contatto con un'altra persona che potrebbe trovarsi in Siria con quale ha avuto scambi sul modo di realizzare un attentato». È quanto ha detto il procuratore di Parigi precisando anche che sono stati trovati «documenti in lingua araba in cui si cita lo Stato Islamico» nell'abitazione di Ghlam che avrebbe ricevuto dalla persone con cui era in contatto l'ordine di colpire una chiesa.

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