Pakistan, coppia cristiani bruciata viva da folla musulmani: «Blasfemia»

Pakistan, coppia cristiani bruciata viva da folla musulmani: «Blasfemia»
di Stefania Piras
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Martedì 4 Novembre 2014, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 12:00
Cristiani nel mirino delle persecuzioni islamiche. La notizia arriva da Kot Radha Kishan un villaggio pakistano a 60 km a sud di Lahore, nel Punjiab. E’ solo l’ultimo esempio di violenza contro le minoranze religiose.



A darne notizia l’agenzia Fides, l’organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927. Le vittime, di cui si conoscono per ora solo i nomi e l’età, sono due cristiani sposati: un 26enne Shahzad e una 24enne Shama, sono stati arsi vivi da una folla di musulmani che li ha accusati di blasfemia, per aver bruciato delle pagine del Corano. A rivelarlo l’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, difensore dei diritti umani.



La coppia era impiegata in una fabbrica di argilla. Le prime notizie riferiscono di un sequestro durato due giorni all’interno dello stabilimento produttivo. Il tragico epilogo è avvenuto stamattina: sono stati gettati nella fornace dove si cuociono i mattoni. La conferma arriva da Bin-Yameen, un poliziotto locale che ha parlato con l’agenzia France Presse. La presunta blasfemia è collegata alla recente morte del padre della ragazza. Shama, che secondo alcune fonti era incinta, mettendo ordine tra gli oggetti del genitore morto ha cumulato effetti personali ritenuti ormai inutili: carte e fogli dell’uomo che poi ha bruciato. Secondo un musulmano che ha assistito alla scena, in quel falò sarebbero finite delle pagine del Corano.



L’uomo ha sparso la voce nei villaggi e una folla di oltre cento persone, ma il sito Pakistan Today parla di una massa inferocita che sfiora le 4 mila persone, ha circondato e preso in ostaggio la coppia. La polizia è arrivata troppo tardi ma ha già fermato 35 persone per interrogarle.



L’avvocato Gill dice a Fides: «È una vera tragedia, è un atto barbarico e disumano. Il mondo intero deve condannare fermamente questo episodio che dimostra come sia aumentata in Pakistan l'insicurezza tra i cristiani». Shahbaz Sharif, ministro capo della provincia del Punjab, ha annunciato di aver assegnato a una commissione di tre membri l'incarico di indagare rapidamente sull'accaduto, e di aver ordinato alla polizia di rafforzare la sicurezza nei quartieri cristiani della provincia.