Pakistan, kamikaze a scuola: spari in testa ai bimbi. Oltre 140 morti

Pakistan, kamikaze a scuola: spari in testa ai bimbi. Oltre 140 morti
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Martedì 16 Dicembre 2014, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 13:26

Il bilancio dell'attacco di un commando di kamikaze talebano del TTP alla Scuola pubblica militare di Peshawar è salito a 141 morti (132 bambini e nove persone dello

staff). I soldati hanno liberato la scuola uccidendo tutti e sei i terroristi che hanno compiuto la mattanza. Lo ha annunciato una nota delle forze di sicurezza: «L'edificio ora è stato ripulito. Tutti i sei terroristi sono morti», si legge nel comunicato.

I feriti ricoverati sono 150.

Sessanta cadaveri si trovano nell'Ospedale militare della città ed il resto nel Lady reading Hospital.

Dettagli raccapriccianti sulla strage di bambini. Secondo quanto raccontato da una fonte dell'esercito alla tv americana Nbc, i terroristi avrebbero dato fuco ad un insegnante e costretto i bambini a guardarlo mente moriva. «Sono entrati in classe e gli hanno gettato della benzina su tutto il corpo e gli hanno dato fuoco», ha raccontato il testimone.

Forze di sicurezza. Una fonte della scuola ha spiegato che a fare irruzione nell'istituto erano stati sei miliziani con indosso l'uniforme militare, mentre l'agente di polizia Mohammad Altaf ha detto all'agenzia di stampa Xinhua che «ci sono state due esplosioni all'interno dell'edificio».

La rivendicazione dei talebani. «Abbiamo scelto con attenzione l'obiettivo da colpire con il nostro attentato. Il governo sta prendendo di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo che provino lo stesso dolore». Così il portavoce dei talebani pachistani, Mohammed Umar Khorasani, ha rivendicato l'attentato alla scuola militare di Peshawar.

L'istituto che si trova in Warsak Road nella zona nord occidentale di Peshawar fa parte delle 146 scuole pubbliche gestite dall'esercito in Pakistan per i bambini dei militari e dei civili. In queste scuole gli studenti hanno un'età compresa tra i 10 e i 18 anni. Tra le insegnanti ci sono spesso le mogli di militari.

Il premio Nobel Malala. È un attacco «atroce e codardo» quello compiuto dai Talebani contro la scuola pubblica dell'esercito a Peshawar. Così l'attivista pakistana e premio Nobel per la pace Malala Yousafzai ha condannato l'assalto sferrato dai miliziani. «Ho il cuore infranto davanti a questo atto di terrore senza senso e a sangue freddo che si sta svolgendo sotto i nostri occhi a Peshawar», ha detto l'attivista. Anche lei, nell'ottobre del 2012, ha rischiato di morire proprio per mano dei Tehreek-e-Taliban Pakistan (Ttp), gli stessi che oggi hanno rivendicato l'attentato alla scuola.

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