Gli inquirenti hanno già identificato 56 vittime. Secondo la giustizia olandese, l'uomo si è registrato con vari pseudonimi in numerose chatroom, con lo scopo di contattare i bambini on-line e convincerli a masturbarsi davanti alla telecamera dei loro computer. Il maniaco li avrebbe poi minacciati di divulgare le immagini su Internet, o di inviarle ai loro genitori o conoscenti.
L'inchiesta, oltre a Belgio e Olanda, coinvolge anche Usa e Spagna. Le prime denunce erano state raccolte nel 2012, ma le indagini avevano preso il loro impulso in aprile 2013, dopo le perquisizioni in casa e nel computer dell'uomo.
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