E si rivolge anche ai possessori di armi: «Vorrei chiedervi se il vostro punto di vista è adeguatamente riflesso dalle organizzazioni che vi rappresentano», afferma, pensando a quella potentissima lobby della National Rifle Association (Nra) che continua a ostacolare con grandissima forza ogni piccola svolta in Congresso. Che sia l'introduzione dei 'background check' o il bando della vendita delle armi da guerra, come i fucili d'assalto. «Siamo l'unico Paese moderno al mondo che vede questo tipo di sparatorie quasi ogni mese. Sono diventate una routine», sottolinea Obama, individuando in questo triste primato una cosa del tutto inaccettabile. Chiede «buon senso» il presidente americano, quello che finora è mancato causando la mancanza di leggi adeguate: «Non ci sono leggi sufficienti sul controllo delle armi e per garantire la sicurezza». «Come si può pensare che più armi ci rendano più sicuri?», si chiede. Anche qui pensando a coloro che ritengono che per assicurare più protezione a scuole, college o chiese bisogna permettere l'ingresso al loro interno di pistole e fucili, a scopo di difesa. Anche la candidata alla Casa Bianca, Hillary Clinton, scende in campo: «Continuiamo ad assistere giorno dopo giorno ad omicidi di massa. Gli Stati Uniti hanno bisogno della volontà politica per mantenere al sicuro gli americani».
© RIPRODUZIONE RISERVATA