Era l'alba di venerdì quando Dan De-Niet e Tom Burdett, due studenti dell'istituto, passando davanti alla sede della Trent University, a Nottingham, in Inghilterra, hanno sentito i lamenti di un uomo che piangeva per il dolore. Vedendolo con i piedi incastrati nella finestra, penzolante a testa in giù, hanno pensato che si trattasse di un collega ubriaco che stava tentando di rientrare nel college. Quando però l'uomo ha detto di avere 27 anni si sono insospettiti e hanno chiamato la polizia, cominciando a girare video e a scattare foto.
Quando gli agenti e i vigili del fuoco sono arrivati, dopo aver fracassato la finestra, hanno liberato il ladruncolo e lo hanno arrestato con l'accusa di furto con scasso. Prima di tutto questo, però, non si sono fatti sfuggire l'occasione: il ladro penzolava da circa cinque ore, e qualche minuto in più o in meno, a quel punto, non aveva importanza. Non hanno sfoderato le pistole, ma i telefonini, per sparare una raffica di selfie e video. «I poliziotti sono arrivati, hanno iniziato a ridere - hanno raccontato i due studenti che hanno trovato il ladro - e non hanno fatto nulla prima di scattare i selfie. E' stata una delle cose più divertenti che abbiamo mai visto».