Nigeria, kamikaze al mercato di Maiduguri: almeno 20 morti

Nigeria, kamikaze al mercato di Maiduguri: almeno 20 morti
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Martedì 2 Giugno 2015, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 16:21
​Terzo sanguinoso attacco in tre giorni al mercato di Maiduguri, la più importante città del nord-est della Nigeria: la sfida del gruppo integralista islamico Boko Haram al nuovo presidente, il musulmano Muhammadu Buhari, è ormai quotidiana.

E lascia ogni giorno sul terreno decine di morti, feriti, mutilati. Oggi è diventata anche sfida mediatica con la diffusione di un video in cui soldati feriti e inermi vengono finiti uno dopo l'altro con un colpo d'arma da fuoco alla testa. Stamane a compiere l'attentato a Maiduguri è stato un kamikaze che si è fatto saltare in aria nell'area dove si svolgono le compravendite di bestiame. Secondo testimoni, le vittime sono almeno 50 e vanno ad aggiungersi ad altre decine di civili massacrati negli ultimi quattro giorni, dopo il discorso di insediamento di Buhari.



Venerdì il neo presidente musulmano aveva annunciato che il quartier generale dell'esercito sarebbe stato spostato dalla capitale Abuja proprio a Maiduguri per rendere più efficace la lotta contro il fondamentalismo islamico. Ma dal giorno dopo i Boko Haram hanno cominciato a colpire quotidianamente la città. Non vi sono state rivendicazioni, però le autorità e anche la popolazione non hanno dubbi: «Siamo sotto assedio - ha detto piangendo al telefono una donna - Qualcuno ci deve aiutare». «Abbiamo soccorso i feriti e portato via i cadaveri - ha raccontato Isa Mohamed, esponente di una milizia di autodifesa locale -. Posso dire che almeno 50 persone sono morte nell'attacco. In questo mercato c'è il più grande mattatoio di Maiduguri e quando c'è stata la deflagrazione molte persone stavano acquistando e vendendo animali».



L'attentato suicida è avvenuto dopo che per tutta la notte in varie zone della città si erano sentiti ripetuti colpi d'arma da fuoco e forti esplosioni. «Più di una volta ho creduto che la mia casa sarebbe stata colpita», ha detto un uomo. E sempre oggi i Boko Haram hanno sfidato Buhari anche a livello mediatico. In un video di propaganda mostrano soldati governativi feriti e inermi, finiti ad uno ad uno con un colpo d'arma da fuoco alla testa. E indicano anche quelli che definiscono resti di un aereo da combattimento nigeriano che dicono di aver abbattuto. Non si vede il leader Abubakar Shekau, solitamente protagonista delle registrazioni messe in rete dal gruppo fondamentalista. In questo caso il miliziano che parla è un uomo armato, con il volto coperto da una sciarpa: dice che i Boko Haram mantengono il loro dominio su numerose città del nord-est e che nella foresta vi sono ancora migliaia di combattenti.



Maiduguri è la località dove i Boko Haram hanno cominciato nove anni fa a combattere contro il potere centrale di Abuja, diventando via via sempre più sanguinari fino ad affiliarsi alcuni mesi fa allo Stato Islamico (Isis) di Abubakr al-Baghdadi e al suo progetto di «califfato» mondiale.
Nella sua guerra di devastazione portata avanti soprattutto negli Stati del nord-est nigeriano hanno ammazzato - secondo i dati di organizzazioni umanitari come Amnesty International - almeno 15.000 persone mentre almeno un milione e mezzo sono state costrette a fuggire dalle loro case e dai loro villaggi.
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