Nigeria, i Boko Haram sequestrano altri 40 ragazzi tra i 15 e i 23 anni

Nigeria, i Boko Haram sequestrano altri 40 ragazzi tra i 15 e i 23 anni
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Sabato 3 Gennaio 2015, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 10:01

​Altri 40 ragazzi sono stati strappati con la violenza alle loro famiglie in un villaggio del nord-est della Nigeria. Secondo testimoni, integralisti islamici Boko Haram sono arrivati a bordo di pick-up e motociclette a Malari, sparando in aria e seminando il panico tra la gente.

Ma stavolta non volevano uccidere, nè razziare viveri o medicinali. E neppure portar via bambine e ragazze da violentare e trasformare in schiave. Volevano giovani uomini da aggiungere alle schiere sanguinarie di combattenti jihadisti, adolescenti a cui insegnare ad uccidere senza pietà chiunque, anche nei loro villaggi, anche tra i loro familiari.

«Tutti sono usciti dalle loro case per paura che venissero incendiate, terrorizzati hanno cercato di fuggire, di nascondersi nella foresta - ha raccontato un uomo che è riuscito a raggiungere la città di Maiduguri - Ma il villaggio era circondato, la maggior parte degli uomini sono stati bloccati e radunati nella piazza.

Poi sono stati presi i giovani».

Anche secondo altri racconti, una quarantina di ragazzi di età compresa tra i 15 e i 23 anni sono stati costretti a frustate a salire sui pick-up e sono stati inghiottiti dalla giungla. Spariti. Come le altre centinaia di persone sequestrate negli ultimi mesi dai jihadisti Boko Haram, l'organizzazione fondamentalista islamica che si ispira all'Isis (Stato Islamico) e che nel nord-est della Nigeria ha proclamato un «califfato», prendendo a modello quello istituito in territorio siriano e iracheno da Abubakr al-Baghdadi.

Il caso più eclatante risale all'aprile dell'anno scorso, quando oltre 200 liceali cristiane vennero sequestrate mentre erano a scuola, intente a sostenere una prova d'esame. Bambine e adolescenti che non sono mai più tornate, che i Boko Haram hanno filmato mentre recitavano a stento versetti del corano, occhi bassi, sguardi spauriti, avvolte in chador che lasciavano scoperti solo i loro volti. Da allora i rapimenti di massa sono andati aumentando di mese in mese. Il nord-est della Nigeria è ormai terra di conquista e razzie per i miliziani integralisti che agiscono indisturbati, senza che i soldati inviati dal governo riescano (e probabilmente neppure vogliano, secondo gli abitanti dell'area) a contrastarli.

Secondo numerosi osservatori, la situazione è destinata a peggiorare con l'avvicinarsi delle elezioni presidenziali che si terranno il 15 febbraio. Il presidente uscente Goodluck Jonathan, cristiano del sud, si è ricandidato e potrebbe facilmente vincere - fanno notare - anche (e forse soprattutto) se in molte località del nord a maggioranza musulmana non sarà possibile allestire seggi elettorali proprio a causa del caos scatenato dai Boko Haram.

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