Panico a Manhattan: crollano due palazzi dopo un'esplosione. Quattro morti, 20 feriti e 12 dispersi

Panico a Manhattan: crollano due palazzi dopo un'esplosione. Quattro morti, 20 feriti e 12 dispersi
di Anna Guaita
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Mercoledì 12 Marzo 2014, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 12:41

A New York un’esplosione alle nove e mezzo di mercoled mattina ha causato panico e allarme in tutta la citt: una colonna di fuoco e fumo nero all’incrocio della 116esima e Park Avenue ha fatto subito capire che era successa una catastrofe: 4 morti, 64 feriti e

alcuni dispersi, che secondo i vigili del fuoco sarebbero nove mentre secondo la polizia sarebbero cinque.

Nei primi minuti è sembrato che fosse caduto parte di un palazzo, ma ben presto si è capito che i palazzi distrutti erano due: una palazzina di cinque piani e una di sei, situate ai numeri civici 1644 e 1646 di Park Avenue. Al pianterreno del numero 1644 c’era una piccola chiesa evangelica di lingua spagnola, al 1646 un negozio di riparazioni di pianoforti.

Il sindaco Bill De Blasio ha tenuto una conferenza stampa tre ore più tardi, per confermare che c’erano stati due morti accertati. E ha aggiunto che era troppo presto per rassegnarsi a pensare che le varie persone disperse nei 15 appartamenti delle due costruzioni erano anch’esse decedute: “C’è una lunga ricerca da fare ancora” ha insistito. I vigili del fuoco hanno difatti portato in zona i cani per cercare persone sepolte nelle rovine, ma le macerie sono ancora fumanti ed è pericoloso avventurarvisi. Una testimone, Carmen Vargas-Rosa, membro della chiesa evangelica, ha detto che non si trova traccia di quattro persone che vivono ai piani superiori: una madre e un bambino piccolo, e una giovane coppia. Sul marciapiede si è creata per tutta la giornata una folla di persone che cercavano notizie di amici e parenti che vivono nelle due palazzine. Una signora ha detto alla Nbc che la figlia di 24 anni vive al 1644, e che non riusciva a mettersi in contatto con lei.

Il bilancio è di 3 morti e 64 feriti.

Alcuni dei feriti sono stati colpiti da vetri e detriti mentre passavano per strada. Vari automobilisti sono stati sommersi da macerie, ma sono stati messi in salvo dai primi soccorsi: “C’erano quattro persone intrappolate in un Suv – ha raccontato un uomo che abita vicino ed era accorso al suono dell’esplosione -. Le portiere erano bloccate. Ma insieme ad altri passanti e a un poliziotto siamo riusciti a forzarle e a farli uscire, stavano tutti bene, anche se erano spaventatissimi”.

Sul posto sono stati inviati 255 vigili del fuoco e numerosi poliziotti. E’ arrivata anche una squadra speciale dell’Fbi specializzata in esplosivi. Ma è stato chiaro quasi subito che non si trattava di terrorismo, anche se alla Casa Bianca i consiglieri per la sicurezza hanno informato il presidente. Poco prima dell'esplosione era stata chiamata la società di distribuzione del gas, la Conedison, per denunciare una possibile fuga. La telefonata è arrivata alla 9:13, e si trattava di un inquilino del palazzo al fianco, un grosso palazzo di appartamenti nuovo di zecca, che sentiva il puzzo entrare dalla finestra. La squadra di controllo è partita dopo tre minuti ed è arrivata sul posto esattamente due minuti dopo che era avvenuta l’esplosione. Altri inquilini della zona sostengono che cinque mesi fa in uno degli edifici crollati c'era già stata un’altra fuga di gas. Inoltre i media newyorchesi riferiscono che gli inquilini dei due palazzi crollati avevano denunciato al comune varie violazioni del codice edilizio.

L’esplosione è stata avvertita a vari isolati di distanza. Eric, che vive sulla Quinta Avenue e 110ma strada, ha detto: “Stavo per uscire per andare al lavoro quando ho sentito questo botto terribile, e ho sentito la mia casa tremare”. Ashanta, una ragazza di sedici anni ha aggiunto: “Io vivo dieci isolati più a sud. Tutto ha tremato, dopo l’esplosione. Ho subito pensato: questa è brutta”. E Tonya: “Ho pensato fosse un terremoto, sono scappata senza neanche chiudermi la porta dietro”. Altri hanno raccontato che hanno avuto difficoltà a fuggire perché l’esplosione aveva fatto tremare le mura e “incastrato” le porte: “Non riuscivo ad aprire la porta. Gridavo con tutto il fiato che avevo in gola. Credevo ci fosse la fine del mondo. Sono stati i vicini che mi hanno aiutato, prendendo a calci la porta” è stata la testimonianza di una mamma che è fuggita con il bambino in collo.

L’esplosione e il crollo hanno danneggiato molte automobili parcheggiate lungo Park Avenue. Danneggiati anche i binari della linea ferroviaria Metro North, che in questa parte della città sono all’aperto. I danni hanno costretto le autorità a fermare la linea che serve milioni di pendolari verso il nord di New York. Il caos è subito esploso anche alla Grand Central, la stazione sulla 42esima strada dove arrivano e partono i treni della linea Metro North.

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