Migranti, il governo danese pubblica annunci sui giornali libanesi: «Profughi, non venite da noi»

L'annuncio pubblicato dalgoverno danese lunedì su diversi giornali libanesi
di Giulia Aubry
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Martedì 8 Settembre 2015, 20:26 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 00:07
"Cari rifugiati siriani, non venite in Danimarca!". Di tweet in tweet. Di giornale in giornale. La notizia sta facendo il giro del mondo a partire dalla pubblicazione di un tweet della giornalista della France Press in Medio Oriente, Sara Hussein. Il governo danese ha pubblicato su quattro quotidiani libanesi un annuncio a pagamento che cerca di dissuadere i profughi siriani a viaggiare verso la Danimarca.

Il testo, sia in arabo sia in inglese, elenca alcuni motivi per cui, per i profughi siriani, la Danimarca non è più un paese ospitale come un tempo. Innanzitutto, si legge nel testo, la legge sull'asilo è stata recentemente modificata e i benefici sociali destinati ai profughi ridotti di oltre il 50%. Non meno importante, per ottenere la residenza nel paese è necessario saper parlare il danese, lingua sicuramente affascinante ma decisamente poco conosciuta e poco adatta a chi proviene dall'area mediterranea.

In realtà la Danimarca, come la Gran Bretagna, non è obbligata ad accettare i richiedenti asili non essendo inclusa nel regolamento dell'Unione europea. Inoltre il messaggio non è una novità assoluta. Già a luglio il ministro danese per l'integrazione - Inger Stojberg, rappresentante di un governo a prevalenza di centro-destra, insediatosi a giugno di quest'anno - aveva annunciato una "campagna di persuasione" nei confronti di tutti i potenziali migranti e profughi che avessero mostrato interesse nei confronti del paese di Amleto. Secondo il ministro è, infatti, necessario che tutti vengano a conoscenza dei cambiamenti legislativi (e della conseguente chiusura della Danimarca nei confronti degli stranieri, anche di quelli provenienti dai teatri di guerra) prima di partire dai loro paesi o dai campi profughi.

E in questa direzione va anche la scelta del Libano come primo paese di diffusione dell'annuncio. E' qui, infatti, che al momento si trova il maggior numero di profughi siriani e dove le condizioni di vita sono più difficili nei sovraffolati campi messi a disposizione dall'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite.

Naturalmente non sono mancate le reazioni di altri esponenti politici danesi, inclusi alcuni del Partito Liberale di cui fa parte anche il ministro Stojberg. Più duri di tutti gli esponenti della sinistra. Uffe Elbaek, leader della sinistra alternativa, ha immediatamente twittato: "Questa deve essere la peggiore scelta di tempo nella storia del mondo per la pubblicazione di un simile annuncio".

La scelta del governo danese, storicamente uno dei più accoglienti nei confronti di migranti e rifugiati, va decisamente in controtendenza con quelle di Svezia e Norvegia, in questi giorni ancor più impegnate sul fronte dell'accoglienza, e naturalmente della vicina Germania. Ancora una volta l'Europa non si mostra particolarmente unita di fronte alla crisi dei profughi siriani. Così come non sembra esserlo, nonostante tutte le dimostrazioni di solidarietà, l'opinione pubblica.